Chicago, si sa, è una delle città più dem e liberal degli Stati Uniti, con la legislazione più stringente in termini di maggiore Gun Control del paese, ed infatti con la terza più alta mortalità per armi da fuoco dell’Unione.
Ma le contraddizioni di questa ventosa metropoli democratica ove svetta una Trump Tower, non si fermano qui.
Le maggiori preoccupazioni, ultimamente, riguardano il sesso di Sue. Il suo genere, quello reale, quello percepito, insomma ci siamo capiti.
Sue però è morta. Morto. Mort*.
La sua fine prematura è avvenuta circa 67 milioni di anni fa: Sue è un dinosauro, anzi un Tyrannosaurus Rex.
Ma oggi il suo scheletro, il migliore conservato al mondo, che è custodito al Field Museum di Chicago, reclama il suo essere gender fluid. Ci si chiede perché rivolgersi con un pronome declinato al femminile parlando di quel mucchio di ossa? Perché fare questo affronto, chi ci da il diritto di assumere il suo sesso?
Questo è ciò che si stanno chiedendo i vertici del Museo, in omaggio alle istanze Lgbt ed alle nostalgie obamiane.
Hanno deciso quindi di modernizzare l’immagine di Sue, un dinosauro, facendola ufficialmente sessualmente neutra.
Sì perché siamo nel 21 secolo, e ciò che conta come omaggio alla modernità è rispettare la sensibilità di una pila di ossa con milioni di anni sulle spalle. Anzi sulle Clavicole.
FMNH OR 2081, il vero nome di Sue, è un reperto che fu valutato circa 8 milioni di dollari, è il più completo e meglio conservato e fu scoperto nel 1990 da Sue Hendrickson, esploratrice e studiosa di fossili, ed a tale cifra ella lo vendette nel 1997 al museo.
Fu scopert* nel South Dakota, vicino alla città di Faith, per caso, mentre la spedizione di cacciatori di fossili cui partecipava, del Black Hills Institute, stava andando via da un sito dove avevano scavato scheletri di Edmontosauri, ma accidentalmente foro’ in una strada sperduta. Esplorando i dintorni Sue vide delle ossa spuntare dal terreno..il resto è immaginabile.
In suo onore allo scheletro fu dato il nomignolo di Sue, ipotizzando che fosse femmina: è impossibile stabilirlo, ma neppure escluderlo ovviamente. Un gesto carino e forse dovuto. Con questo nome è conosciuta in tutto il mondo.
È del tutto ovvio che tale iniziativa gender è solo una questione di marketing e di pubblicità: rendere trendy e moderno un museo attrae popolarità, se ne parla, ma nel contempo si manca di rispetto ad una persona, una donna, che ha reso un servizio alla paleontologia mondiale. Questo però, forse, è un concetto troppo difficile da comprendere da chi è inteso solo ad inseguire le mode del momento.
Quindi, Sue, fattene una ragione, dopo 67 milioni di anni i Liberals hanno deciso che sei neutr*, meglio per te che non li contraddica: speriamo solo non tocchi la stessa sorte alla statua del Toro di Wall Street..