Ala politica – La Turchia nelle ultime settimane è stata spesso alla ribalta mediatica per il suo ruolo nelle dinamiche che riguardano la sua politica energetica nel Mediterraneo, sia che si parli del petrolio libico che di quello cipriota. La situazione è alquanto instabile ed incandescente e preoccupa non poco molti dei paesi direttamente interessati come la Grecia, la Francia e l’Italia.
Queste circostanze hanno messo un po’ in ombra quello che accade negli ambienti politici turchi. Le notizie degli ultimissimi giorni rivelano una situazione di forte contrasto tra il partito al potere e uno di quelli all’opposizione. In questo caso la disputa ha avuto inizio quando il leader del Chp Kemal Kılıçdaroğlu, ha chiesto in Parlamento di conoscere i risultati delle ricerche e indagini effettuate dalla commissione che aveva il compito di indagare sull’effettivo coinvolgimento di Feto nel tentato colpo di stato del 2016, con particolare riguardo a quella che si presume fosse l’ala politica del movimento. Da quel che è dato sapere la commissione non è riuscita a trovare responsabili tra i politici. Quindi Kılıçdaroğlu ha chiesto spiegazioni, inoltrando la richiesta di un’inchiesta parlamentare, firmata dai deputati Engin Altay, Özgür Özel e Engin Özkoç, avanzando l’ipotesi che la commissione non sia andata avanti nelle indagini ben sapendo che dietro il movimento Gülen vi era il presidente della repubblica e i suoi fedelissimi. Ciò in considerazione del fatto che Gülen era stato alleato del Partito della Giustizia e dello Sviluppo fino al 2013, quando i casi di corruzione hanno interessato alcuni membri dell’Akp. Quindi secondo il leader dell’opposizione chi ha consegnato il paese nelle mani di un’organizzazione terroristica (così denominata dal governo) è lo stesso presidente della repubblica.
Questa accusa ha fatto infuriare Erdoğan che ha ribattuto il giorno dopo indicando nel suo antagonista, Kılıçdaroğlu, il personaggio politico chiave del movimento gulenista. Ha inoltre presentato una denuncia con una richiesta di risarcimento di circa 90 mila euro.
Sono ormai mesi che i due leader si scontrano di diversi punti e questo da il senso della situazione politica interna, ricca di colpi di scena, infatti fino ad ora i due si erano scontrati su questioni politiche ma i toni ora sono più accesi che mai. Tutto ciò mentre a livello internazionale la Turchia cerca di rinforzarsi e di accrescere il proprio prestigio.