In una nota diffusa dalla Lega si legge che all’ingresso della stanza di del professore ordinario Antonio Villanacci, docente di metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie al Dipartimento di scienze per l’economia e l’impresa dell’Università di Firenze è stato fotografato un manifesto consistente in un foglio A4 con un testo dal titolo inequivocabile “Basta a Salvini e a questa destra orribile”.
Il deputato Daniele Belotti, capogruppo della Lega in commissione Istruzione della Camera e commissario regionale leghista in Toscana dopo un’opportuna segnala afferma di aver presentato un’interrogazione al ministro dell’Università Gaetano Manfredi “per avere chiarimenti ed eventuali provvedimenti disciplinari su questo episodio di intolleranza politica”.
“Cosa ci fa un cartello ‘Basta a Salvini e a questa destra orribile’ in un corridoio dell’Università di Firenze, sulla porta dell’ufficio di un docente?”.
Precisamente questo foglio, tratto da analoghe ingiurie prese dal quotidiano “Il Manifesto” campeggia all’ingresso della stanza del Prof Antonio Villanacci, docente di metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie al Dipartimento di scienze per l’economia e l’impresa .
“Il foglio – dichiara Belotti – riporta uno stralcio di un articolo de Il Manifesto in cui si lanciano pesanti accuse a Salvini, tra cui ‘voler eliminare gli avversari politici’, ‘odia i diversi’, ‘porterebbe a zero i diritti civili conquistati negli ultimi 50 anni’ e altre amenità simili”.
“Nessuno vieta a un docente di avere delle idee politiche – spiega il deputato – ma è normale che si utilizzi la porta del proprio ufficio come una bacheca di Rifondazione Comunista? Ma un docente che vuole esternare in modo così palese il suo viscerale odio verso una parte politica, siamo sicuri che possa essere imparziale nel giudicare un suo studente che, magari, simpatizza per Salvini? Spero veramente – conclude – che possa trattarsi di uno scherzo, altrimenti sarebbe un episodio davvero grave, di chiara istigazione all’odio politico”.
Il professore che è ormai un vero e proprio caso mediatico, è Antonio Villanacci, che insegna metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie.
E il manifesto che qualcuno è riuscito ad immortalare sulla porta del suo studio universitario ha suscitato le reazioni anche del rettore dell’università Luigi Dei.
Al di là delle opinioni di ognuno di noi, il manifestarle e pubblicizzarle in un istituto pubblico e statale come l’Università, esprimendo giudizi così livorosi e dispensatori di odio, pare quantomeno fuori luogo.
Ci chiediamo cosa sarebbe successo se il decalogo diffamatorio fosse stato contro Zingaretti o la Boldrini, condito da luoghi comuni e banalità declinate contro la sinistra anziché contro il leader del Carroccio.