Matteo Renzi ha la memoria corta, o l’inciucio lungo. Ospite a La7 il 23 luglio dichiarava convinto: “Io non vedo valori in comune con i 5 Stelle, loro sono quelli che mettono in discussione i vaccini, i 5 Stelle sono quelli che dicono che il Pd è il partito che rapisce i bambini e usa l’elettroschock contro i bambini”.
Poi rincara “La strumentalizzazione per prendere un voto in più dimostra una concezione della politica che a me personalmente fa schifo“, un Renzi schifato dall’idea di avere un contatto con quei tignosi dei pentastellati insiste: “E noi dovremmo difendere i valori con questa gente qui? Quali sono i valori da difendere con chi oggi è capace di tutto?“.
Pensate Di Maio ha attaccato il Presidente Mattarella con tweet falsi e poi, dopo 4 giorni ha fatto l’accordo con Mattarella ed era al Quirinale a giurare. Vi rendete conto?! Che schifo. Renzi è sdegnato “insomma i 5 Stelle sono una massa di persone che cambia posizione sulla base dell’istante”.
“Ora, il Pd quali valori deve difendere con i 5 Stelle?”. Diccelo tu Matteo, quali sono sti benedetti valori che dovete difendere gomito a gomito? Glielo diciamo noi, caro senatore, quali sono questi fantomatici “valori condivisi”: hanno uno schienale, quattro gambe, due braccioli e, cosa importantissima, una seduta sulla quale adagiare il deretano. Si chiamano poltrone.
Ecco i valori che condividete con i 5 Stelle: le poltrone. Il 23 luglio il miraggio era una sdraio di fronte al mare, ad agosto è diventata una poltrona vista Colosseo. Et voilà le jeux sont fait.