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Renzi gongola, governo vicino. Pd al potere senza mai vincere un’elezione… Viva la democrazia

di Paolo Sebastiani
9 Marzo 2020
In Politica
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Renzi gongola, governo vicino. Pd al potere senza mai vincere un’elezione… Viva la democrazia
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Se nascerà il governo rossogiallo, sarà la quarta volta in 6 anni che il Pd va al governo senza aver vinto le elezioni. Specialista in scorciatoie giudiziarie per far cadere i governi Berlusconi, il maggior partito della sinistra ha collezionato 3 premier, presidiato Palazzo Chigi e ministeri chiave e ora si accinge a una nuova occupazione del potere insieme ai nemici del M5s. Partito democratico. Magari cambiategli il nome.

L’olimpionico della scorciatoia, Matteo Renzi, pare sia «felice come un bambino in un negozio di giocattoli ». Sicuro che il governo giallo- rosso, alla fine, andrà in porto. «Matteo ritiene d’ aver fatto un capolavoro politico, se il governo nasce è merito della sua intuizione e lui gode come un matto per essere tornato protagonista ». Non ne dubitiamo.

Gli uomini più vicini a Zingaretti sanno che in caso di semaforo verde all’avvocato del Popolo la partita del commissario Ue andrebbe di nuovo nel campo del Pd. E potrebbe essere questa la camera di compensazione del mondo renziano. Visto che stando alle dichiarazioni ufficiali Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti hanno già detto che non sono interessati né disponibili a entrare in un eventuale esecutivo dove dovrebbero fare i conti anche con il veto di Di Maio. 

Possiamo metterci la mano sul fuoco, Renzi non si rimangia mai la parola. Infatti, dopo aver miseramente perso il referendum, ha immediatamente lasciato la politica. Come promesso. 

Nel Partito democratico sono forti le richieste di andare a chiudere l’intesa accettando il nome di Conte. Il timore è che più passa il tempo, più Di Maio possa avere il pretesto per dire al Movimento che il Pd si è tirato indietro e non ha accettato la condizione posta sul nome del premier. Dunque, Di Maio metterebbe in pratica ciò che aveva in mentre fin dall’inizio: sedersi di nuovo al tavolo con la Lega, accettare l’offerta di Matteo Salvini e diventare il Presidente del consiglio di un nuovo governo giallo-verde. 

Un bibitaro alla guida del Paese di pizza, spaghetti e mandolino. Viene voglia di emigrare.

Leggi anche: http://www.adhocnews.it/la-sinistra-fucsia-e-arcobaleno-tace-sulla-violenza-ai-bambini-di-bibbiano-ce-carola-rackete-da-difendere-ciao-bimbi-ciao/

Tags: DI MAIOIN EVIDENZALEGAM5SPDRENZISALVINIZINGARETTI
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