Una lettera di 12 Stati – Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Rep.Slovacca – è arrivata alla Commissione europea e alla presidenza di turno del Consiglio Ue.
Una lettera esplosiva.
«Chiediamo nuovi strumenti per proteggere le frontiere esterne dell’Ue di fronte ai flussi migratori, anche col finanziamento europeo di recinzioni e muri».
Altro che ponti, vogliamo muri
I ministri dell’Interno di questi 12 Paesi membri chiedono alla Commissione europea di finanziare la costruzione di muri al confine per bloccare l’ingresso di migranti che arrivano soprattutto dalla Bielorussia.
«Le barriere fisiche sembrano essere un’efficace misura di protezione che serve gli interessi dell’intera Ue, non solo dei Paesi membri di primo arrivo. Questa misura legittima dovrebbe essere finanziata in modo aggiuntivo ed adeguato attraverso il bilancio Ue come questione urgente»
Oggi a Lussemburgo si terrà la riunione dei ministri dell’Interno dei 27 stati Ue che affronterà il tema.
Ci sarà l’auspicato rafforzamento dei confini esterni dell’Unione?
Il tema è quantomai indigesto e politicamente scorretti, ma non tutti gli Stati sono così poco amanti della difesa del proprio territorio come l’Italia.
Le motivazioni sono più che condivisibili.
«Piuttosto che affrontare in seguito, le gravi conseguenze di sistemi migratori e di asilo sovraccarichi che alla fine influiscono negativamente sulla fiducia nella capacità di agire con decisione quando necessario».
«Siamo convinti che sia più pertinente e sostenibile concentrarsi in modo proattivo su una maggiore protezione delle frontiere, standard comuni per la sorveglianza delle frontiere esterne e la prevenzione degli attraversamenti illegali».
Parole di buon senso che in Italia finora non hanno trovato terreno fertile.
Vediamo se in casa Europa avranno la meglio o soccomberanno di fronte ai soliti cliché.
Pare che i nostri rappresentanti stiano affilando le armi ed abbiano dalla loro raffinate istanze sull’argomento: “restiamo umani”, “fuggono dalla guerra e dai cambiamenti climatici” o “ci pagheranno le pensioni”.
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