Eccoci di nuovo a Moray, e quindi nel pieno dello Speyside. La distilleria Inchgower vede i suoi natali nel 1871 grazie alla Alexander Wilson & Co., che ne rimane proprietaria fino al 1936 quando, dopo aver sofferto in maniera sensibile il Proibizionismo Americano, non riesce più a sopravvivere e deve dichiarare bancarotta.
Da quel momento viene rivelata da Arthur Bell (per la precisione nel 1938) finché, anch’essa, non entra nel macrocosmo Diageo. Oggi questa distilleria è all’avanguardia della tecnologia, e riceve continui ammodernamenti. Diageo vuole farne un esempio di produzione qualitativa di whisky orientato al futuro.
Come molte distillerie “minori” in termini di notorietà di mercato (io preferisco chiamarle di nicchia), gran parte della sua produzione viene fatta confluire in blended di più ampio respiro come il Bell’s ed il Johnnie Walker. Si stima che meno dell’1% venga usato e imbottigliato come single malt dalla stessa distilleria.
La sua produzione più famosa è il 14 anni “Flora & Fauna”, ma oggi voglio analizzare il 27 anni di invecchiamento.
Oggi Assaggiamo: 27 anni Special Release
Imbottigliato nel 2018 è un cask strenght (55,3%) di rara bontà. Affina e matura in botti Hogshead di rovere americano. La sua produzione è limitata a circa 8.500 bottiglie.
Note Degustative:
Colore: Ambra
Naso: Tanta frutta tropicale come mango e ananas. Un leggero piccantino di zenzero e un piacevole biscotto al burro.
Gusto: Riprende il frutto del naso e ci aggiunge frutta a guscio, cremosa.
Finale: Oleoso e pieno di nocciola. Di corpo pieno e soddisfacente.
Considerazioni: Uno splendido prodotto dello Speyside che mi piace, mi piace, mi piace. Dato che mi è stato regalato per il mio compleanno (GRAZIE!!!) non ho voluto indagare sul prezzo, ma poco non costa di sicuro. Di sicuro un bicchiere di tanta soddisfazione. 92/100