La Corte Costituzione difende l’obbligo delle vaccinazioni. Considerazioni giuridiche potevano portare a difendere i diritti costituzionali o a dare più importanza alla possibilità per il governo di forzare la costituzione, in caso di necessità per la salute pubblica. La corte ha scelto di schierarsi per questa seconda opzione.
La sentenza
La Corte ha stabilito che il governo può imporre nei fatti ai propri cittadini addirittura di iniettarsi, a rischio un pericolo di quest’ultimi, sieri sperimentali come quelli del Covid 19.
Tutte le imposizioni e le forzature fatte dal governo sui sanitari vengono giudicate non irragionevoli, e neppure sproporzionate. È stato giusto dunque sospenderli, nonché negargli anche un minimo assegno di sostentamento, se hanno rifiutato il vaccino, nel periodo di sospensione. Sia a loro che al personale scolastico.
La Corte ha altresì giudicato non irragionevoli, né sproporzionate, le misure introdotte dal governo nel periodo pandemico sull’obbligo vaccinale per i sanitari.
Il post di Taormina
Nettissima la posizione del noto avvocato Carlo Taormina che sul suo profilo Facebook ha scritto:” La Corte Costituzionale,stabilendo che le vaccinazioni possono essere rese obbligatorie per legge,ha affermato il primato dello Stato sulla persona di ogni cittadino.
Era stato sempre ritenuto che la Costituzione,sancendo il principio della supremazia dell’individuo sull’autorità,avesse prescelto e posto a suo fondamento,la assoluta,naturale e insopprimibile libertà della persona di disporre del proprio corpo e quindi di vivere,di morire,di prostituirsi,di consentire la donazione di organi,e via dicendo. Il tutto nel quadro della garanzia inviolabile della libertà morale.
La Corte Costituzionale non ha soltanto stracciato la pagina più importante,fondante e recettiva della naturalità dei diritti dell’uomo,ma ha sconvolto un cardine del liberalismo.La Costituzione più bella del mondo mostra di non reggere all’infamia del potere politico di cui pure la Corte Costituzionale e’ espressione ed è quindi necessario intervenire sulle norme che la costituiscono per impedire che aberrazioni come quelle contenute nella sentenza di due giorni fa non abbiano a potersi verificare”.
E continua sulle implicazioni future
“Segnalo che il responso incredibile della Corte deve essere appreso non come qualcosa che restringa i suoi venefici effetti sulla singola questione,ma rappresenta veramente un autentico terremoto culturale rispetto alla concezione dei rapporti tra cittadino e Stato con il ritorno ottocentesco alla sudditanza del cittadino allo Stato e con esplicita negazione delle radici di un sistema democratico basato sui diritti inalienabili dell’uomo”.
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