I BRICS accolgono la Palestina nel proprio blocco economico

I BRICS accolgono la Palestina nel proprio blocco economico.
Sempre più alto lo scontro fra i Paesi Occidentali e i Paesi Brics.

Russia e Cina hanno richiesto agli organi della Palestina di entrare fra i Paesi BRICS

Un atto di forza verso una Comunità che ancora non è Stato, che ancora non ha un territorio, ma che in questo contesto viene riconosciuto come tale da una parte del Mondo. Uno schiaffo invece per Israele e ancor più per i suoi alleati che oramai da 70 anni difendono il territorio israeliano, legittimando le decisioni dell’Onu del 1948.

L’ufficialità dell’ingresso dello Stato della Palestina avverrà durante il vertice dei Paesi Brics fissato a Kazan, capitale del Tartastan, a ottobre prossimo

All’incontro è stato invitato ufficialmente il Presidente palestinese Mahmoud Abbas. In quella occasione verrà dedicata alla Palestina un intero panel.
Per definire gli accordi dell’ingresso, Putin e il Presidente palestinese si sono incontrati lo scorso 13 agosto a Novo-Ogaryovo, nell’oblast di Mosca.

In questa occasione il leader russo ha espresso nuovamente tutto il suo appoggio alla causa per la creazione di uno stato palestinese indipendente e autonomo.

Già a giugno scorso tutti i Ministri degli Esteri degli stati Brics, in una dichiarazione congiunta, hanno comunicato il loro pieno sostegno della causa della Palestina presso le Nazioni Unite.

Nel comunicato hanno ribadito il loro impegno per procedere alla coesistenza di due Stati, Israele e della Palestina, necessari soprattutto per arrivare alla risoluzione definitiva del conflitto in Medio Oriente

Nel comunicato hanno inoltre sottolineato l’importanza di istituire uno “Stato di Palestina sovrano e indipendente, in conformità dei confini riconosciuti nel giugno 1967 con Gerusalemme capitale”. Capitale che mai sarà accettata dagli israeliani.
E le preoccupazioni salgono. Anche perché la potenza economica e il grado di autorevolezza che i Brics stanno esponenzialmente crescendo in questi ultimi anni.

Paesi come India e Cina, una volta considerati arretrati e sottosviluppati, stanno conquistando ogni settore industriale, commerciale e finanziario mondiale

Procedono con la creazione di una loro moneta antagonista al dollaro. Annettono nel blocco velocemente nuovi Stati, territorio con materie prime, oro, litio e tanta, tantissima, forza lavoro giovane. Stanno infine sviluppando apparecchiature ad alto profilo tecnologico.

I Brics, uniti a sostenere il popolo palestinese, potrebbero quindi alla lunga imporre anche la propria politica mediorientale. Con grave rischio per Israele, la quale subisce quotidianamente attacchi politici dal nuovo blocco dei Paesi Emergenti.

Sempre il comunicato congiunto di cui sopra accusa infatti Israele di “continue ostilità e mancanza di rispetto che (Israele) ha nei confronti del diritto Internazionale, della Carta della Nazioni Unite, della risoluzione della Nazioni Unione e degli ordini della Corte internazionale di Giustizia” riferendosi al territorio di Gaza

Si prevede quindi uno spaccamento del Mondo se davvero l’annuncio di ingresso dello Stato indipendente della Palestina avverrà al vertice Brics a ottobre. Uno spaccamento molto, molto pericoloso.

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