Si chiude l’era di Joe Biden
Fra 2 settimane Joe Biden lascerà la Casa Bianca al nuovo Presidente Donald Trump.
Fra 2 settimane Joe Biden verrà consegnato alla storia e giudicato da questa.
Il mio giudizio sulla storia politica-istituzionale di Biden e’ molto rispettoso
Quella di Joe Biden e’ stata indubbiamente una figura di grande spessore della politica americana degli ultimi 50 anni.
Membro della Camera, Senatore del Delaware, Presidente di commissione, Vicepresidente e Presidente degli Stati Uniti.
La sua uscita di scena metterà definitivamente via un partito democratico che dal 20 gennaio non esisterà piu’, uscirà di scena l’ultima grande figura moderata di un partito che finirà nelle grinfie della sinistra radicale
Detto ciò, il mio giudizio sulla sua presidenza non e’ certamente positivo.
In politica interna i risultati sono stati negativi con un economia debole e con un inflazione che ha colpito gli americani di medio-basso reddito che ha fatto seguito ad un rialzo dei prezzi che ha danneggiato le famiglie americane, una gestione dell’immigrazione disastrosa che ha provocato un invasione barbarica di più di 11 milioni di immigrati clandestini entrati negli Stati Uniti, abbandonando completamente a se stessi quegli Stati come il Texas e l’Arizona maggiormente esposti al fenomeno migratorio.
A questo aggiungo la grazia al figlio e quella concessa ad assassini condannati a morte
Il giudizio sulla politica estera e’ ancora più negativo.
Joe Biden ha vissuto più dei suoi predecessori le conseguenze del declino globale degli Stati Uniti
Dinamiche che si sono manifestate durante la debolissima amministrazione Obama, i 4 anni di Trump sono stati una parentesi, e sono esplose negli anni di Biden, soprattutto dopo il ritiro tragico e caotico delle truppe americane dall’Afghanistan, che ha mostrato al mondo la fragilità di Washington e rafforzato il fronte dei paesi che vogliono creare un ordine internazionale alternativo a quello guidato dagli Stati Uniti.
C’è stata l’invasione russa dell’Ucraina, frutto della debolezza del duo Obama-Biden, Israele e’ stata attaccata da Hamas, la Cina è diventata più aggressiva nei confronti di Taiwan e dei vicini, lo Stato terrorista degli Ayatollah più disinvolto nel colpire gli Stati Uniti e i loro alleati in Medio Oriente
Sull’Ucraina la reazione e’ stata rapida ma la gestione del conflitto e’ stata pessima e senza una strategia chiara se non quella di sostenere una guerra ad oltranza che non porterà a nulla se non alla capitolazione dell’Ucraina, Donald pensaci tu, ed escludendo sempre e comunque la pista diplomatica.
Su Israele, ha sempre ostacolato la conduzione della guerra dello Stato ebraico contro Hamas imponendo a Netanyahu restrizioni su restrizioni e ha sempre ostacolato la volontà di Israele di andare fino in fondo per potersi lasciare aperta una finestra e poter raggiungere un accordo simile a quello farlocco di Obama nel 2014 con l’Iran, fallito perché chi lo avrebbe cercato sarebbe stata Kamala Harris, la quale e’ stata rimandata in California da Donald Trump
Sulla Siria ha subito legittimato i tagliagole che hanno deposto Assad togliendo la taglia sulla testa del terrorista Al-Golani messa dal Dipartimento di Stato di Trump.
Quella di Biden e’ stata, insieme a quella di Obama, l’amministrazione più filo-araba e meno vicina ad Israele
Insomma, il 20 gennaio non solo uscirà di scena Joe Biden, ma uscirà definitivamente di scena anche Barack Obama.
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