“SI VIS PACEM ..PARA BELLUM”
Come spesso accade nella quotidianità occorre sempre distinguere tra l’apparenza e la verità.
Questo vale sia nel giudicare le persone che gli affari le ideologie e specialmente occorre sia costantemente applicato alle vicende politiche
Vi invito ad una semplice analisi inerente gli scenari economici politici del mondo e le soluzioni che pare si vogliano adottare per risolverli.
In Ucraina nonostante un iniziale sorpresa nella reazione pronta e decisa dell’esercito ucraino la Russia impegnando tutte le risorse disponibili sia umane che tecnologiche ed economiche in quasi tre anni di guerra e’ riuscita a conquistare solo il donbass ed alcune parti dell’Ucraina a sua volta aiutata sia con mezzi che con risorse da tutto il blocco occidentale NATO e rivelatasi un ostacolo molto difficile da superare.
Il ricorso a truppe coreane e bielorusse e la mobilitazione generale e l’uso di galeotti per operazioni in prima linea la.perdita di migliaia di mezzi sia di terra che aerei e navi la morte di piu’ di 700.000 uomini sono la descrizione di un tragico conflitto che sta portando a quella che si potrebbe definire come “vittoria dolorosa” o effimera
La presa di posizione di Trump in netta contrapposizione a quella di Biden ha suscitato una reazione di indignazione franco tedesca che hanno espresso una opinione sicuramente di continuità nei rapporti con Kiev assicurando ancora supporto economico e militare da parte di tutta l’Europa fino a spingersi a dichiarazioni folli come quelle di Macron ed il suo “Ombrello atomico” che sarebbe meglio definire “ombrellino” perché gli ordigni atomici Francesi sono trasportabili tramite cacciabombardieri e possono altresì essere lanciati con vettori a medio raggio tramite i soli 4 sottomarini nucleari da loro posseduti ma i francesi non dispongono ad oggi di di vettori a lungo raggio.
Questo comporta un doveroso avvicinamento agli obiettivi di aerei e mezzi navali cosa a dir poco difficoltosa. Fatta chiarezza su questo aspetto ascoltiamo la presidente della Commissione Europea, tedesca ex Ministro della difesa, parlare di riarmo volto a creare una dissuasione concreta alle mire russe di espansione che potrebbero minacciare Polonia, uno dei paesi europei meglio armati e con un esercito moderno, e Lituania ed Estonia , dove la Nato ha dispiegato una forza di circa 6000 -8000 uomini,aerei corazzati in aggiunta all’esercito delle repubbliche baltiche senza contare che una aggressione di Polonia e/ lituania estonia porterebbe alla applicazione dell’art 5 ovvero una risposta bellica di tutta la Nato.
Questa è la.novella che ci viene raccontata Putin un pazzo sanguinario animato da delirio di onnipotenza che vorrebbe riportare i suoi confini a quelli dell’ex cortina di ferro. Ma a questo punto nasce spontanea una domanda …con quali mezzi con quali uomini con quali fondi?
A cosa serve questa politica del terrore in netta controtendenza alla tendenza indicata da Trump?
Ad aiutare l’economia moribonda francese e tedesca che con il riarmo paventato possono differenziare il settore automotive convertendolo in buona parte nella produzione di carriera armati cingolati motori termici di grande cilindrata e potenza a produrre mezzi militari di trasporto leggero camion blindo fuoristrada etc….così le acciaierie le.catene produttive le societa’ tedesche e francesi dell’automobile possono differenziare e sopravvivere e far sopravvivere i loro Paesi.
L’Italia che vantaggi puo’ avere da questo?
Alcuni implementi sulla produzione navale e sulla produzione del nuovo carro armato e trasporto truppe oltre alla produzione incrementata da parte di Iveco delle blindo Lince e Centauro, comunque gia’ in ordine da tre anni, e.poi la.possibile vendita di elicotteri e mezzi a quei paesi Europei che non hanno fabbriche adatte alla produzione di mezzi militari.
Ma il vantaggio vero è mirato a salvare il settore automotive franco tedesco, non a caso il nuovo carro armato Germania e Francia lo producono assieme e l’Italia estromessa il suo lo fabbrichera’ in Italia ma in partnership con i tedeschi
Quindi occorre stabilire cosa ne verrà all’Italia e poi all’Europa dalla paventata forza di pace in Ucraina e se anche l’Italia e l’Europa avranno una fettina della sontuosa torta della ricostruzione da parte degli Usa, black.rock.permettendo.
Quindi tutta l’economia pesante si sposterà in campo bellico e questo sarà il trend europeo .
Cosa fare ? Come trovare un ruolo in questa situazione? Non e’ semplice trovare una risposta il Governo ed il premier dovranno essere OCULATI nelle dichiarazioni e al di la’ dei proclami cercare una partnership ancora più forte.con gli Usa cercando una “investitura” un “imprimatur” da parte di Trump come leader tra i Paesi europei sia per guidare l’operazione di pace che per coordinare e ottenere lavori di ricostruzione in Ucraina.
Non dimentichiamoci poi della Turchia che in questo scenario vedrà un proprio ruolo crescente e dinamico e trarrà senza.impegno morale il massimo vantaggio economico e di influenza di alcuni processi essendo produttore discreto di carri armati droni ed elicotteri, l’accordo italia Turchia per la produzione comune di di.droni ne e’ un esempio.
Dunque per salvare l’Europa la sua economia e i suoi governi si opta per l’ennesima volta al riarmo massivo…”si vis pacem para bellum” i nostri antenati c’erano arrivati prima di tutti.
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