Imparare il Corano è dovere di ogni buon musulmano. E se non imparato a dovere, sono bastonate.
Non stiamo parlando di una pratica del XVII secolo in qualche sperduta cittadina di un paese lontano, ma di Pieve di Soligo nel trevigiano ai giorni d’oggi.
Qui, la follia di un imam bengalese di 36 anni, prendeva forma e mazzate tramite un bastone appuntito che regolarmente si abbatteva sulle schiene di bambini dai 5 ai 10 anni.
I corpi martoriati e pieni di lividi dei fanciulli hanno fatto scattare i sospetti delle maestre delle elementari e, dopo una indagine dei Carabinieri di Vittorio Veneto, grazie pure all’aiuto di telecamere nascoste, è venuta fuori l’atroce verità.
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha ringraziato i militari dell’Arma dicendo che “Non ci stancheremo mai di ripeterlo: nessuno può scambiare il Veneto per una terra dove si può fare di tutto e delinquere impuniti”.
il fatto è che mi pare incredibile che nel 2019 certe pratiche barbare siano ancora in uso in un’Italia che, dovrebbe, si professa come un paese moderno e democratico. Con la compiacenza dei genitori.
Al boia è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Treviso. Magari ci starebbe bene anche un po’ di carcere duro, se non lo stesso trattamento.