Il Governo Conte bis, dopo un sofferto Consiglio dei Ministri, ha varato misure eccezionali per il contenimento del contagio da Coronavirus.
Sono state contattate ed interpellate anche le opposizioni, nelle persone dei loro massimi leader Salvini, Meloni e Berlusconi, che hanno assicurato la propria collaborazione.
Una pace armata di fronte all’emergenza
Tra proclami di responsabilità e prontezza alle esigenze del paese,sono tutti concordi nell’abbassare i toni in una situazione così preoccupante, per venire incontro alle raccomandazioni del Capo dello Stato.
La componente dell’opposizione, che è maggioranza nel paese e nella amministrazione delle Regioni, è fondamentale per la gestione di un’emergenza sanitaria che ci vede primo paese europeo per casi accertati e tra i primi al mondo fuori dalla Cina.
Lungi da noi speculare su questa situazione o fare mera strumentalizzazione.
Ma analisi sì, doverosa ed impietosa.
Il Governo Conte rosso-giallo, diciamocelo, è un govurnucolo di mezze figure messe lì per rappresentare i partiti ancora maggioranza in parlamento ma non nel paese, senza che i veri leader si brucino in una squadra destinata a durare lo spazio di un mattino, ma si trova a gestire una pandemia senza precedenti, assumendo decisioni molto al di sopra delle proprie cognizioni e capacità.
Il fatto è che le classi politiche attuali, sempre più mediocri ma asservite a potentati economici e finanziari, hanno capito che da questo caos possano derivare vantaggi lucrativi, di potere.
Il minimo risultato attualmente, ad esempio, nella nostra piccola Italia è che un governo debole e scricchiolante adesso è al sicuro dalla crisi, riconosciuto anche dalle opposizioni e tira a campare.
Provvedimenti odiosi e impopolari saranno adottati in sordina, coperti dall’emergenza.
Un tornaconto mica da ridere.
Le opposizioni sarebbero state capaci di fare meglio?
Onestamente non lo sappiamo, e non lo crediamo neppure, ma pensare che i nostri destini siano in mano a figure che non sanno fare altro che emanare rassicurazioni artefatte e di maniera, dire assiomaticamente di fidarsi del manovratore, non ci convincono.
E non ci convincevano nemmeno quando mettevano due mesi fa le mani nei nostri portafogli, bloccando di fatto l’economia e infliggendo colpi mortali al nostro sistema economico.
Ma adesso che si tratta della nostra salute, magicamente quelle mezze figure diventano dei saggi giganti di cui fidarsi?
Ne dubitiamo, e la riprova è che a chiosa di ogni loro proclama c’è sempre la frecciatina alla parte politica avversa, per un loro piccolo tornaconto elettorale.
A colpi di “ve lo avevamo detto, quarantena e porti chiusi” contro “il vero pericolo non è il virus ma il razzismo e l’ignoranza” a Montecitorio ci si becchetta come i Capponi di Renzo (o di Renzi) e non si vede la trave nell’occhio del popolo italiano.
Però intanto il governo Conte ora è al sicuro da crisi, ciò è innegabile, le critiche sono sopite e tutti lavoriamo per gestire il contagio.
E buonanotte ai problemi di convivenza tra anime pentastellate e piddine del tutto incompatibili tra loro.
Facile prevedere che in questa marziale sordina, provvedimenti impopolari saranno adottati nel sacrale silenzio di riunioni sempre più fitte e blindate, ammantando misure draconiane per necessarie e temporanee.
Per questo l’emergenza Coronavirus può essere il migliore alleato di Giuseppi Conte, un governo di emergenza che non avrà contraddittorio e gestirà con meccanico annuire una situazione molto più grande di lui.
Ma le carte sono date e il popolo italiano si trova adesso ad essere gestito da queste mezze figure, cambiarle non si può.
O forse sì: sarebbe saggio responsabilizzare tutte le Forze politiche e creare un governo di unità nazionale che includa l’intero arco costituzionale.
Non cambierebbe molto dal punto di vista della preparazione ed altezza al compito, ma almeno fugherebbe il sospetto che nella emergenzialita’ della situazione qualcuno possa avere fughe in avanti ed approvare in segreto provvedimenti bandiera, quali Ius soli o simili.
Questo sarebbe giusto secondo noi, ma, statene certi, non avverrà.