Eugenio Giani scalpita e non vuole aspettare troppo per incassare la elezione a Presidente della Regione Toscana, che crede di avere in tasca.
E non perde occasione per dimostrare la propria insofferenza per questa emergenza che sembra interporsi tra lui e la sua elezione.
Il presidente del Consiglio regionale e candidato dal centrosinistra alle prossime Regionali, parlando proprio della tornata elettorale prevista in Toscana per maggio 2020 e destinata al rinvio per l’emergenza Coronavirus, ha detto di essere favorevole al voto in estate, fra la fine di giugno e l’inizio di luglio.
Queste dichiarazioni paiono onestamente fuori luogo, per la inopportunità di prevedere una campagna elettorale che di fatto non potrebbe essere effettuata, viste tutte le limitazioni alle riunioni stabilite per limitare il contagio.
Solo l’idea di uscire di casa in questo momento pare in contrasto con norme dello Stato e del buon senso.
Probabilmente il timore che la sua candidatura, tanto faticosamente ottenuta, non possa concretizzarsi in una sua nomina, fa parlare così Eugenio Giani.
“L’ipotesi di rinvio delle elezioni a ottobre nel decreto non c’è. Mi sono informato e so che c’è stato qualcuno che ha detto che dal punto di vista sanitario è meglio farle a fine giugno, o inizio luglio, perché in quel momento le condizioni socio sanitarie dovrebbero essere di un virus più contenuto grazie alle misure, ma anche attenuato dal caldo. A ottobre potrebbe essere più problematico”.
“Se si va a fine giugno-inizio luglio ci sono quattro mesi.”
“Sarà una campagna elettorale giocata soprattutto online, ma è evidente che ci adatteremo alle condizioni. Per me è indifferente: sarò pronto a giugno come a ottobre. Ma mi sembra ragionevole la teoria di chi sostiene che nei mesi di più intenso caldo il virus può consentire di recarsi alle urne”.
Questo virus pare dettare agli uomini della sinistra Toscana poca opportunità nelle dichiarazioni.
Se Dario Nardella pochi giorni fa si diceva soddisfatto della riduzione di traffico ed inquinamento a Firenze a seguito delle restrizioni al movimento dei cittadini, ora Giani spinge per votare nel primo momento utile, senza considerare che una tornata elettorale sarebbe inopportuna, almeno quanto lo è quella voluta dal presidente Macron che è stata criticata da tutti.
Da ora a Giugno non sappiamo cosa possa accadere, auguriamoci ovviamente che potremo tornare a discutere, anche aspramente, di politica, e confrontarci nelle urne. In una sfida con Susanna Ceccardi che non appare affatto scontata come pensano in casa Pd.
Ma stabilirlo adesso, a priori e nel pieno dell’emergenza, ci appare francamente se non inopportuno, quantomeno prematuro ed una caduta di stile del solitamente cauto Eugenio Giani.
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