Boxe – Di pugili di talento che fuori dal ring si trasformano in mine vaganti è piena la storia della boxe. Billy Joe Saunders, 30 anni, inglese, campione del mondo dei supermedi, si aggiunge a una lista già lunga con l’aggravante di usare la rete per amplificare le sue bravate.
Il British Boxing Board di Londra gli ha sospeso ieri la licenza «in considerazione dei gravi commenti fatti sui social media e in attesa del procedimento disciplinare».
Confinato in casa per il coronavirus, sabato scorso Saunders aveva pubblicato un atroce video tutorial su Instagram per illustrare come mettere al tappeto «una moglie che parla troppo» con due colpi ben assestati. In pochi minuti (grazie a 400 mila follower su Instagram) il video ha fatto il giro del mondo provocando rabbia e sconcerto.
Goffe le scuse: «Uno scherzo per sdrammatizzare la quarantena si è trasformato in errore sciocco.
Non intendevo promuovere la violenza domestica: se becco uno che picchia una donna lo faccio a pezzettini. Pensavo avrei fatto ridere, ma non tutti hanno riso».
Non ha riso il suo manager, Eddy Hearn: «Un’ idiozia frustrante, indegna di un ragazzo di buon cuore che ogni tanto perde la testa».
Di idiozie frustranti Saunders ne ha commesse tante negli ultimi anni, amplificandole puntualmente via social.
Nel 2018, abbordata una prostituta tossicodipendente, le offrì 150 sterline se avesse colpito il primo poveretto che le passava davanti mentre lui e un amico filmavano dal finestrino di una Rolls Royce. La sventurata lo fece – rimediando una denuncia – il pugile prese 100 mila sterline di multa dal board della boxe.
Tre settimane fa, poi, Saunders ha chiamato il centralino di Delta Airlines riferendo che tre colleghi infettati dal coronavirus si erano imbarcati su un Las Vegas-New York. Volo bloccato, pugili sbarcati, audio della telefonata (col ghigno di Saunders in sottofondo) registrato e diffuso subito sui social dall’immancabile amico.
Il procedimento per procurato allarme (i tre erano sanissimi) è in corso.
Originario del Surrey, Saunders sta massacrando una storia familiare e personale affascinante. Pronipote da parte di madre di Absolom Beeney, leggenda della boxe gitana a pugni nudi, BJ è cresciuto sui camper in una comunità di artisti itineranti di origini rumene radicata in Gran Bretagna da oltre un secolo.
Scoperto dai talent scout del Cheshunt Amateur Boxing Club, da dilettante vinse 49 incontri su 49 conquistando il titolo europeo e mondiale e difendendo il colori britannici alle Olimpiadi di Pechino 2008.
Passato professionista nel 2009, ha vinto tutti i 29 incontri disputati, metà dei quali per k.o., portando a casa le corone mondiali dei medi e dei supermedi. Il 29 febbraio scorso avrebbe dovuto difendere il titolo contro l’ asso messicano Saul Alvarez, ma il match è stato rinviato per l’ epidemia.
Ora Saunders dovrà difendersi da se stesso: difficilmente se la caverà con una multa.
Marco Bonarrigo per il “Corriere della Sera”
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