Nuovo sopralluogo dei poliziotti della Squadra Mobile e della polizia scientifica nella Villa Giorgina della Nunziatura Apostolica dove sono state ritrovate delle ossa: durante le ricerche sono stati trovati altri frammenti di ossa che potrebbero essere utili all’identificazione.
Alcune parti utili dei reperti sono state isolate e inviate al Laboratorio di Genetica Forense. Per avere qualche risposta si dovrà aspettare circa una settimana. Ieri la polizia scientifica, assieme a Giovanni Arcudi, direttore di Medicina Legale dell’Università Tor Vergata e perito nominato dal Vaticano, e al dirigente medico della Polizia Enza Livieri, hanno iniziato a esaminare i resti che, ha affermato Arcudi, “ad un primo esame non sembrano troppo degradati, anche se sono stati interrati in un terreno umido, ma lo sapremo con certezza solo dopo aver pulito le ossa”.
Rimane da stabilire con certezza l’epoca del decesso, sicuramente non recente, come l’età e il sesso. Mancherebbero, infatti, parti importanti di strutture ossee come nel caso del bacino.
Da un primo esame risulterebbero ossa di una persona di età compresa tra i 25 e i 35 anni.
Intanto la trasmissione ‘Chi l’ha visto’, che da sempre segue il caso di Emanuela Orlandi, fa sapere che i “resti non possono essere della moglie del custode Pino che ha alloggiato nell’edificio, all’interno di Villa Giorgina, perché lei non è scomparsa”. A sostegno dell’ipotesi si era anche parlato di frequenti litigi fra i due che avrebbero potuto degenerare addirittura in un omicidio.