SCONTRI NEGLI USA,COSA STA ACCADENDO REALMENTE?
La maggior parte dei media mainstream italiani fa parte del circuito globalista che fa riferimento ai democratici americani. Un sistema che vede al suo apice multinazionali, banche e finanza, ma che attraverso una meticolosa propaganda riesce a far credere ad una parte delle masse che sia un corso una lotta di classe. In realtà, in quelle piazze, si difende in modo inconsapevole il capitalismo finanziario più spietato.
Qui da noi, dei fatti di questi giorni, arriva una narrazione completamente falsata. Per questo vi proponiamo questa interessante analisi di Andrea Bonazza, Consigliere comunale della città di Bolzano per CasaPound Italia, analista e militante politico di lungo corso. Il video era stato anche pubblicato su youtube ma pochi minuti dopo, con un’impressionante velocità, è stato cancellato dalla piattaforma.
IL VIDEO INTEGRALE
Antifascisti guidano rivolte in USA – il video censurato da YouTube
“A soli 5 mesi dall’Election Day statunitense, gran parte del giornalismo italiano ci fa vedere i girotondi pacifisti e accusa il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la morte di George Floyd, l’afroamericano ucciso da un poliziotto a Minneapolis lo scorso 25 maggio. Nel frattempo però, altre due persone sono rimaste uccise durante i disordini a Chicago nel settimo giorno di proteste.
Proteste che, se da un lato fanno trasparire lo sdegno per la vile uccisione di Floyd, che con ogni probabilità troverà giustizia in tribunale, dall’altro lato, basta guardare i filmati non censurati sui social per comprendere che negli USA è in corso una sorta di guerra civile razziale tra bianchi e neri. Si vedono bestialità di attacchi in branco contro uomini, donne, anziani e addirittura disabili colpevoli di essere bianchi o difendere il proprio esercizio commerciale.
I MORTI NEGLI SCONTRI SALGONO A 6
Dall’inizio dei disordini sono sei le vittime in tutto il Paese. Questo ai media non sembra interessare.
Nelle ultime ore sono proseguiti i saccheggi e le devastazioni. In numerose città sono stati sfregiati i monumenti storici e i dimostranti hanno iniziato ad usare armi da fuoco contro la polizia, coinvolgendo nelle proteste gang di strada multietniche e criminalità comune.
Sempre dai filmati amatoriali girati con i telefonini, è palese come dietro queste rivolte ci sia la regia ANTIFA. Il movimento antifascista, facilmente identificabile dagli abiti, neri gode di grandi finanziatori come il magnate George Soros. Per questo sta avendo una crescita esponenziale, grazie anche all’adescamento di nuovi adepti durante le oceaniche manifestazioni del Friday for Future di Greta Thumberg.
Nel corso della legislatura Obama del Partito Democratico, nell’anno 2016, si erano registrati ben 509 afroamericani uccisi dalla polizia ma in America non vi erano stati gravi disordini, i gruppi antifascisti non protestavano e la comunità nera si limitava a manifestazioni di dissenso.
Ad oggi invece, con gli USA a guida sovranista di Trump, in pochi giorni le rivolte hanno portato a imporre il coprifuoco in almeno 40 città e sono 26 gli Stati americani che hanno attivato la Guardia nazionale.
La sinistra americana quindi, supportata dai media e dai globalisti di mezzo mondo, sta continuando a fomentare le pericolosissime rivolte per accollare a Trump la devastante situazione nel paese col fine di portarlo alle dimissioni.
TRUMP: “E’ TERRORISMO”
Il presidente Donald Trump in risposta, ha minacciato di inviare l’esercito per reprimere i disordini e ha dichiarato che: “il presidente ha il diritto di difendere il suo Paese e di proteggere la sua nazione. Dobbiamo garantire giustizia per l’uccisione di George Floyd, ma non possiamo lasciare il Paese in balia di una massa violenta. La sommossa deve finire”. “Queste non sono più proteste – ha poi dichiarato Trump – questi sono atti di terrorismo. Sconfiggeremo i gruppi Antifa che istigano alla violenza. L’America è basata sullo Stato di diritto: è questa la chiave della nostra prosperità”.
Lungi da me erigermi a difensore degli Stati Uniti o della polizia americana, ma basta scoprire le carte per accorgersi quanto sia chiaro che negli USA è in corso una guerra politica mossa dalla sinistra globalista contro il governo sovranista di Trump e che, a farne le spese, ancora una volta sia il popolo ignaro, bianco, nero, giallo o cicano che sia, ma sballottato pericolosamente nell’ennesima lotta di classe di una sinistra che, ormai ovunque, ha adottato la politica dell’odio e del dividi, et impera.”
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