Oggi Mario Balotelli compie trent’anni. Diventa un uomo, ma per tenersi giovane continua a comportarsi come un quindicenne. Non funziona granché come tecnica. Ipo Mario, più adatto di quel Super Mario che non è mai stato, è disoccupato. E non c’è la fila per accattarselo.
Sarà per il divieto di assembramento, probabilmente.
A Brescia per Balotelli una stagione Cirinnà
In Italia si è mormorato della Samp, ma in concreto non sembra cercarlo nessuno. Costa abbastanza e garantisce poco, o nulla. A Brescia le cose sono andate maluccio. Balo ha pascolato per i campi della Serie A mettendo a segno 5 reti in 19 partite. Le partite del campionato sono 38, ma Ipo Mario non aveva gran voglia di sudare, e tra bizze, scazzi e compagnia bella, ha confezionato una stagione de merda – parafrasando la senatrice Cirinnà.
Il presidentissimo Cellino lo avrebbe volentieri asfaltato col Suv all’uscita dai campetti, e non gliel’ha mandato a dire. Adesso Mario aspetta che il suo procuratore Mino Raiola faccia l’ennesimo gioco di prestigio e gli sottoponga un contratto milionario.
Raiola è un mago, ma per Balotelli sarebbe più adatto un paragnosta così da raggiungere lo stato psicologico adatto alla retrocognizione. Tradotto senza circonlocuzioni: per capire che cazzo c’ha dentro quella testa.
Mamma li turchi
Perché ormai Mario ha esaurito il credito, in giro gli allenatori disposti a investire su di lui vanno stanati con battute di caccia palmo a palmo. Qualche interesse sembra provenire da Istanbul, sponda asiatica. Il Besiktas, infatti, ci ha fatto un pensierino. Il club è sull’orlo del crack finanziario e un eventuale ingaggio del nostro eroe verrebbe pagato grazie ad una colletta fatta dai tifosi. Se va lì e non corre, possiamo essere certi che i turchi ci fanno il kebab. Di pollo.
Dracula vs Mario
Altra ipotesi, la Transilvania. In Romania, infatti, dicono che si sia fatto avanti il Cluj. In questo caso per Mario sarà sufficiente partire insieme ad un container di aglio per cercare di arginare gli assalti del conte Dracula.
Giriamola come vogliamo, il risultato è sempre lo stesso: Mario Balotelli si è messo i piedi in testa da solo.
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