E’ notizia odierna che la nave Aquarius è stata sottoposta a sequestro per aver gettato in mare 24mila chili di rifiuti infettivi. Quanto sono buoni questi angeli salva umani. Ripropongo un articolo pubblicato il 4 ottobre a firma del sottoscritto che mi aveva reso oggetto di commenti poco lusinghieri sui social. Questa è Aquarius:
Lo scacchiere Mediterraneo sembrerebbe ben definito. Da una parte i buoni, imbarcati su navi di Ong, che dedicano la vita al prossimo guidati, senza secondi fini, solo da umana empatia. Altri, sempre buoni, siedono al vertice di Paesi europei, Macron su tutti, che hanno profondamente a cuore la sorte degli africani in balia delle onde. A farli entrare a casa loro, però, non ci pensano nemmeno. Se non li costringiamo. Del resto l’Italia è più vicina, che vadano lì.
Dall’altra parte i cattivi, i disumani, così etichettati perché non ne possono più di vivere in uno Stato-Colosseo – dove non ci sono porte, ma tanti porti, ed entra chiunque – da anni.
Il gesto di chiudere le porte del Paese non è accettabile per gli altri, per i buoni, dobbiamo continuare ad essere il ripostiglio d’Europa, in silenzio, a testa bassa.
Non mi fido dei buoni né dei filantropi, e forse tutti i torti non li ho. Vi spiego perchè, iniziamo da Aquarius, la nave di ricerca e soccorso protagonista delle cronache:
costruita nei cantieri navali di Brema è stata varata nel 1976, oggi è di proprietà della tedesca Aquarius GmbH & Co, sempre di Brema – dal febbraio 2016 la nave è stata noleggiata dall’organizzazione umanitaria francese SOS Méditerranée, in collaborazione con Medici Senza Frontiere, e batte bandiera di Panama. Anzi batteva, vista la recente revoca. Perché una Ong francese che usa una nave tedesca, batte bandiera panamense? La bandiera ombra per antonomasia. Non erano al corrente le Ong che dal 2003 l’ITF – la Federazione Internazionale dei Lavoratori del Trasporto, che ha il compito di tenere una lista di nazioni che usano le proprie bandiere per fini al limite della legalità e spesso ben oltre – ha dichiarato 28 nazioni “FOC” (Flag of Convenience) bandiere di comodo? Prima della lista: Panama.
Le bandiere europee non andavano bene per le Ong umanitarie?
Il vessillo determina la giurisdizione a cui è soggetta la nave, meglio poggiarsi in testa un Panama di un cappello parigino, è più leggero.
Rimaniamo ancora un attimo su Aquarius, i dati ufficiali parlano di un costo di 11.000,00€ al giorno – che fanno 330.000 euro al mese e 4.000.000 di euro l’anno. Un pò cara la bagnarola, perché di questo più o meno si tratta, di una nave di 42 anni che, per i parametri internazionali è: “obsoleta e poco sicura”. SOS Méditerranée e MSF evidentemente non la pensano così.
Ogni anno, puntualmente, Medici Senza Frontiere pubblica il bilancio d’esercizio per garantire la trasparenza richiesta a chi opera con fondi derivanti principalmente da donazioni private. Tuttavia, come le ONG dovrebbero fare ricevendo donazioni così ingenti, MSF non pubblica la lista delle fondazioni partner limitandosi a quella delle aziende partner. Nel 2016 Medici Senza Frontiere ha raccolto fondi per 58.000.000 di euro…
Al primo posto tra i sostenitori di centinaia di Ong – comprese le due di cui stiamo parlando – troviamo il filantropo benefattore George Soros con la sua Open Society Foundation, 12 miliardi di dollari donati tra il 1979 e il 2017. Un santo.
Peccato che qualcosa non torni. Soros potrà anche spacciarsi per un promotore dell’umana felicità, ma non lo è – affatto. L’ottuagenario magiaro ha messo in ginocchio più di un Paese nel mondo: Inghilterra – 16 settembre 1992, – il mercoledì nero, Soros compie la sua speculazione capolavoro, vende allo scoperto 10 miliardi di dollari di sterline. Incassa oltre un miliardo di dollari. Il popolo inglese viene depauperato di 3,4 miliardi di sterline. Stesso giochino con la lira italiana, sempre nel 1992, la perdita per il nostro paese è di 48 miliardi di dollari. Il Governo italiano introduce l’Imu. Regno Unito e Italia sono costretti ad uscire dal Sistema monetario europeo (SME). Il “filantropo” mette sul lastrico oltre cento milioni di europei e ci prende gusto, volgendo lo sguardo a est – è il turno di Malesia e Indonesia. Nella prima viene condannato a morte, nella seconda la pena è l’ergastolo, il Regno Unito lo considera persona non gradita, l’Italia gli conferisce una laurea honoris causa in Economia, a Bologna.
Torniamo nel Mediterraneo – ”Ong responsabili aumento flusso migranti”, queste le dichiarazioni del comandante della Guardia Costiera libica per la regione centrale, Rida Aysa, nel corso di un’intervista esclusiva ad Aki-AdnKronos International. Lo stesso stima che ci siano “centinaia di migliaia di migranti clandestini” pronti a imbarcarsi per l’Europa” e afferma che i migranti sono informati della presenza di ONG preparate ad effettuare soccorsi nel viaggio nel Mediterraneo, aumentando così il numero di quelli che sono pronti a partire.
Poi aggiunge “la Guardia Costiera libica ha fermato alcuni gommoni all’interno delle acque territoriali libiche, per poi imbattersi in alcune organizzazioni umanitarie che si sono lamentate del fatto che quei gommoni appartenevano a loro, benché non l’avessero comunicato alla Guardia Costiera, violando così le acque territoriali libiche”. Il militare conclude l’intervista affermando che “le ONG non rispettano la sovranità libica violando le acque territoriali nazionali senza nessun tipo di avviso” e che le stesse “sono solite avvertire i trafficanti tramite l’accensione di luci notturne dopo essersi posizionati a 12 miglia, punto perfettamente visibile dalla costa”.
Forse, la linea che separa i buoni dai cattivi non è poi così ben definita.