In Africa hanno da sempre una certa fantasia per i nomi. E alcune volte ci sta che esagerino un pochino, magari senza sapere bene quello che stanno facendo. Mi riferisco ai signori Uunona, felice coppia namibiana che, quando dettero alla luce il loro figlio, non pensarono a niente di meglio che chiamarlo con un nome, diciamo, particolare. Adolf Hitler. Nome proprio.
In Namibia non sono rari i nomi tedeschi. La presenza colonizzatrice germanica è stata molto importante. Ci sono alcune cittadine namibiane come Swakopmund che in alcuni quartieri presentano ancora architetture in stile bavarese. Non è quindi insolito trovare ragazzoni di colore che rispondono al nome di Sigmund, Otto e Adolf, appunto.
Il vincitore delle elezioni del collegio elettorale di Ompundja, con ben l’85% dei voti, nella sua prima intervista alla stampa, ha dichiarato, bontà sua, di non aver alcuna mira di conquista del mondo. Il padre era ovviamente ignaro di cosa significasse quel nome, e anche il consigliere, da bambino non aveva nessun problema a presentarsi alle persone.
Adolf Hitler Uunona ha subito chiarito di non avere nulla a che spartire con la filosofia nazista. E così a occhio, anche la somiglianza col suo omonimo, è decisamente lontana.
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La Namibia, ufficialmente Repubblica della Namibia (ingl. Republic of Namibia, ted. Republik Namibia, af. Republiek van Namibië), è uno Stato dell’Africa meridionale, la cui capitale è Windhoek. Confina a nord con l’Angola e lo Zambia, a est col Botswana e a sud col Sudafrica; a ovest si affaccia sull’Oceano Atlantico.