Mattia Santori, ve lo ricordate, era il leader delle Sardine.
Movimento semiserio anti-sovranista in auge in tempo di Conte Uno e pre-Covid.
I pesci sono sani per antonomasia, ed in tempo di pandemia si ritirano.
Come mi si è ritirato l’ennesimo “movimento spontaneo”, stile girotondi, un due tre stella e campana.
Nasce ora un accostamento ardito: mare e campagna. Sardine e mortadella.
Sardine alla mortadella: tutta robba de sinistra
Tutta robba genuina e non seria, ovviamente.
In tempi di crisi bisogna sapersi reinventare, specie dopo aver accarezzato l’idea di entrare in politica per poi ritrovarsi giustamente ai margini di qualunque progetto.
Ecco quindi che il leader delle Sardine Mattia Santori ricompare in video, ma stavolta accanto ad una mortadella.
L’insaccato è servito.
La mortadella
Ora però proprio Santori è riapparso in televisione, anche se non in quella italiana. Lo si vede infatti al fianco di Stanley Tucci in un episodio di “Searchig for Italy”, la docu-serie della CNN in cui l’attore e regista statunitense di origini italiane esplora il nostro Paese alla ricerca dei piatti tipici.
Un palcoscenico ben diverso da quello a cui ci avevano abituato i pesciolini furiosi, nati nel pieno delle campagne elettorali dei partiti in preparazione alle consultazioni regionali con lo scopo principale di contrapporsi alla pericolosa crescita della Lega di Matteo Salvini in Emilia Romagna.
Le Sardine avevano iniziato a subire la forza dirompente di qualche dissidio interno, sorto tra coloro che volevano proseguire nel ruolo di movimento indipendente dalla politica in senso stretto e quanti invece premevano per entrare finalmente in quel mondo a cui avevano comunque strizzato l’occhio.
Scontri che avevano portato a ridefinire i ruoli all’interno del gruppo e gli scopi che questo si prefiggeva, non senza qualche polemica. Tuttavia l’arrivo della pandemia e la loro incipiente inutilità li li avevano condannati al giusto oblio.
Le mortadelle a sinistra, si sa, son sempre bene accette.
Il fatto di mangiarla potrebbe essere però visto come una premonizione della candidatura bruciata di Prodi al colle.
Chissà.
La mortadella è di sinistra, lo speck di destra: rimane da collocare il biroldo della Garfagnana e poi direi che anche la questione sottosegretari è risolta.
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