Chi chiede la cittadinanza russa avrà risposta entro tre mesi dalla domanda. L’iter semplificato ricalca la procedura già adottata per i residenti del Donbass.
La russificazione procede spedita. ora anche attraverso la burocrazia ed il passaporto che certifica la cittadinanza. Una bella mina alle fondamenta delle istituzioni ucraine che non prevedono doppia cittadinanza.
La legge ucraina è chiara: «C’è un’unica cittadinanza in Ucraina». La legge sulla cittadinanza unica non da adito a dubbi:
«Se un cittadino ucraino acquisisce la cittadinanza di uno o più Stati, nei rapporti giuridici con l’Ucraina, la persona è riconosciuta solo come cittadino ucraino.
Se uno straniero acquisisce la cittadinanza ucraina, nei rapporti legali con l’Ucraina, la persona viene riconosciuta solo come cittadino ucraino». Una lettura restrittiva del dettame costituzionale tende poi a criminalizzare il possesso di altri passaporti stranieri.
Il muro della cittadinanza unica
Cosi come le norme sulla lingua unica, le norme sulla cittadinanza unica, intendono raggiungere lo scopo di anemizzare le numerose minoranze etnico linguistiche che stanziano nel variegato mondo ucraino.
La cittadinanza e la lingua unica infatti tendono a bloccare le influenze storiche e culturali che provengono da fuori confine nazionale. Queste norme nascono per inibire la vasta comunità etnica e linguistica russa in Ucraina.
Le stesse provocano anche l’effetto di discriminare altre comunità etnico -linguistiche come quella magiara della Transcarpazia e quella rumenofona della Bucovina.
Un boomerang per l’Ucraina
Con questo decreto Mosca dice chiaramente di volere abbattere la trama geo culturale ordita da Kiev. Mosca potrebbe attuare un progetto ben riuscito di russificazione.
Con la concessione di passaporti nei nuovi territori occupati.Questo farebbe venire meno l’idea di compattezza e di unità del popolo ucraino davanti alla guerra.
Gli obbiettivi sottesi alla legge del passaporto unico possono ritorcersi contro Kiev. Chi chiede spontaneamente la cittadinanza russa rinnega la cittadinanza ucraina. In tempo di guerra questo è un segnale piuttosto chiaro.
Le altre minoranze ucraine potrebbero anche loro approfittare nel frangente dell’esempio russo. Potrebbero chiedere alle loro nazioni di riferimento, l’Ungheria e la Romania, di attuare progetti simili.
Il rublo comincia già a circolare come moneta corrente nei territori occupati. Il capo del dipartimento per l’istruzione ’ di Kherson, Tatiana Kuzmic ha lanciato l’idea di armonizzare l’attuale sistema educativo ucraino con quello russo.
Il progetto è già previsto dall’omologo moscovita. Quest’estate infatti gli insegnanti dei territori stabilmente occupati dall’esercito Russo parteciperanno a dei seminari in Crimea. Per apprendere i programmi scolastici russi.
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