I fantasmi di Firenze. Sono quegli storici luoghi di incontro, dove gran parte della vita sociale fiorentina si ritrova ed hanno chiuso i battenti. Ormai sono sempre di più. E sempre più significativi.
La passeggiata della desolazione
Basta camminare per Firenze, per rendersi conto di quanti esercizi commerciali purtroppo sono stato costretti a chiudere i battenti. Sono fondi che non si trovano soltanto nelle periferie.
Ormai le serrande abbassate sono in centro. A Piazza Beccaria, A Campo di Marte, come in Sant’Ambrogio. Fondi fino a pochi anni fa ambitissimi che se brano oggi ricordare delle piccole cattedrali nel deserto.
Quando si chiudeva bottega a Firenze, un tempo, dopo poco si vedeva sorgere qualcosa di nuovo. Ora spesso i lucchetti restano chiusi addirittura per anni. Sintomo che i danni della pandemia sono stati tanti. Ma anche del fatto che vi siano ancora problemi che perdurano e gravano l’economia cittadina.
Le Giubbe Rosse
Se esiste una ferita profonda per la coscienza civica di Firenze, questa è la serranda abbassata delle Giubbe Rosse in Piazza della Repubblica. Quello non è solo degrado, è un affronto alla storicità del locale ed alla storia di Firenze.
Le Giubbe Rosse erano originariamente il ritrovo dei futuristi. Ma nel tempo sono diventati un punto d’incontro per scrittori, artisti, poeti, architetti ed intellettuali. Fiorentini, italiani e da tutti il mondo. Simbolo della grande apertura di questa città alla cultura.
Chi viveva Firenze, doveva passare per le Giubbe Rosse, altrimenti si perdeva gran parte della vivacità intellettuale che si respira nel capoluogo toscano. Chi non respirava quell’aria, non viveva pienamente Firenze.
Ora resta una triste chiusura, sovrastata dallo storico nome. Simbolo di un grande passato, ma anche della decadenza del tempo presente.
Si spera in autunno de vedere il locale riaprire.
Ora tocca al Deanna
Oggi è un altro storico caffè fiorentino a chiudere i battenti. Un punto di ritrovo abituale, ma anche un biglietto da visita, per chi arriva.
Il Deanna a pochi passi da Santa Maria Novella, non riesce a reggere i costi d’affitto. Due anni di pandemia si sono sentiti. Ed anche i nomi più solidi sono stati colpiti. Anzi spesso sono stati colpiti più duramente.
Certo i danni del Covid hanno contribuito, ma le condizioni per i commercianti sono difficili anche per altri motivi. Non mancano spesso costi di gestione e tasse elevate. Affitti esorbitanti, spesso insieme a poca volontà dei proprietari di venire incontro a riduzione, legate alle problematiche del momento.
Il risultato è la desolazione che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.
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