Una donna. Basterebbe questo a descrivere Oriana. Coraggiosa, irriverente, libera, impegnata, capace della più lucida razionalità, quella che sfiora il cinismo e la più cruda realtà come di rabbia, intensità e coraggio. Una “influencer” – diremmo oggi con una sufficienza che non racchiude la poliedricità del personaggio – capace di cambiare idea, di essere tutto ed un istante dopo il contrario di tutto, di documentare senza veli menzogne e atrocità ma anche eroismi e umanità dietro alla guerra, alla politica, alla società. Oriana Fallaci è ancora quella figura controversa capace di dividere, di accendere gli animi e di innescare il dibattito. Ma Oriana era prima di tutto una donna, passionale ed appassionata, sensibile ed accorta come forse solo una donna sa essere. Tra le prime reporter di guerra, scrittrice le cui parole non sono state sempre contestualizzate a dovere: della Fallaci è stato troppo poco considerato il lato umano, spesso “troppo umano” per il mestiere che si era scelta, a prendere in prestito le parole di un filosofo al quale dobbiamo molto. Come a lei del resto.
Oggi, a 13 anni dalla sua morte, anche Arezzo ha una sua “via Oriana Fallaci”. Ricavata da un tratto di via Trasimeno, nel quartiere Saione (da viale Mecenate al sottopasso ferroviario ciclabile n.d.a.) ed inaugurata questa mattina alla presenza del Sindaco Alessandro Ghinelli, del Senatore e Assessore Tiziana Nisini, del Senatore Riccardo Nencini e dei consiglieri Tiziana Casi, Marco Casucci ed Egiziano Andreani.
”Una grande scrittrice e giornalista, una donna libera e coraggiosa alla quale, per quello che ha espresso in termini di chiarezza e coerenza politica, tutti dobbiamo qualcosa. Ancor di più le città della sua Toscana, e Arezzo è tra le prime in assoluto a farlo con questa intitolazione“, ha detto il Sindaco Alessandro Ghinelli nello svelare la nuova targa.
“Abbiamo voluto dedicare una via di Arezzo ad una donna che ha impegnato la sua vita nella lotta ad ogni forma di totalitarismo, politico, culturale e religioso. Questo per noi è un segnale di resistenza e difesa della nostra libertà. Oriana era una donna libera, coraggiosa e fiera. Una strada in suo onore è un tributo alle nostre radici.“, così la prima firmataria dell’atto consiliare presentato nel 2016 ha salutato l’intitolazione, il Consigliere Tiziana Casi del gruppo Lega Nord. “Dopo circa tre secoli ha cercato di nuovo di risvegliare le coscienze della cultura europea“, ha aggiunto il Capogruppo Egiziano Andreani.
Parole che fanno riflettere anche da parte del Senatore Riccardo Nencini del Partito Socialista Italiano: “Oriana Fallaci è stata un vero e proprio esempio di libertà, la sua lotta incessante per avere donne e uomini liberi, per un’Italia più matura e più civile, non è sempre stata compresa da tutti. La città ha fatto la cosa giusta.“
Forse è giunto il momento di riprendere in mano i libri di Oriana.