Elezioni, perché la voce dei territori non conta più.In questa settimana si sono chiuse le liste per le elezioni politiche.
Tra volti nuovi, volti vecchi, conferme e soprattutto tanti “paracaduti”, anche in Toscana. di fatto non possiamo far altro che certificare come quel principio sacrosanto della rappresentanza territoriale sia stato oramai messo nel dimenticatoio da tutte le forze politiche.
In realtà il principio di rappresentanza territoriale, caposaldo della democrazia, è il principio cardine per cui la scelta dei rappresentanti nelle istituzioni debba partire dal basso . E che dunque gli eletti abbiano un collegamento con il proprio territorio di appartenenza, ne rispecchino le istanze e le portino poi all’attenzione dei livelli istituzionali più alti.
La differenza con i comuni
Oggi il divario che c’è tra le elezioni in un consiglio comunale – che spesso da’ dei risultati “ a sorpresa” proprio perché i cittadini scelgono direttamente a rappresentarli. Le facce che conoscono, a prescindere da quelle che sono le indicazioni dei partiti – si amplia ancora di più, anche per effetto dell’abolizione delle province e dunque di quel livello intermedio dei consiglieri provinciali che venivano eletti. Per poi soccombere definitivamente di fronte a liste che sono solamente il frutto di scelte fidelistiche dei leader dei dei partiti.
Sotto questo punto di vista la Toscana è stata “sfregiata” con alcuni personaggi catapultati che, di fatto, hanno esclusivamente una risonanza mediatica o almeno è quello che si spera,ma non hanno alcun collegamento rispetto al territorio.
Poco legame territoriale
Cosìcome il risiko dei collegi ha portato a candidare in alcune province parlamentari uscenti, che non hanno radicamento con quei collegi e con quelle realtà territoriali.
Per non parlare dell’ampiezza dei collegi stessi che di fatto svilisce ancora di più il collegamento tra eletto e territorio.
Elettori lontani
A ben pensare questo è anche uno dei motivi per cui tante persone oggi non vanno a votare. Proprio perché non trovano alcun rappresentante che in qualche modo interpreti le loro esigenze.
Spero davvero che in un sussulto di dignità i partiti mettano mano ad una legge elettorale che corregga queste storture .
Con l’unico effetto che quelli che restano ancorati realmente al territorio sono proprio quei consiglieri regionali che, per essere eletti, le preferenze devono ancora “ sudarsele”.
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