La Fiorentina perde a San Siro contro il Milan con un autorete sfortunata di Milenkovic a due minuti dalla fine di una partita giocata in modo magistrale dalla compagine viola. I gigliati per larghi tratti, soprattutto nel primo tempo, hanno dominato la scena non meritando la sconfitta.
Che avviene principalmente per sfortuna…
La sfortuna di incappare in una designazione arbitrale a dir poco singolare per una partita così di prestigio di un direttore di gara (Simone Sozza ndr) poco esperto, che abita a Seregno e che da sempre tifa Milan.
La sfortuna di creare due occasioni da rigore (con Biraghi ed Ikoné) dove, casualmente i giocatori viola e quelli del rossoneri si scontrano e non si capisce mai se si tocca prima la palla o il giocatore o, addirittura contemporaneamente.
La sfortuna di subire tante ammonizioni a centrocampo. Mentre nei dieci minuti giocati dal milanista Rebic si dimenticano i falli consentendo di farsi spazio contro Duncan e di ostacolare Terracciano in uscita nell’azione decisiva dell’autorete di Milenkovic.
La sfortuna di ritrovarsi con una squadra capolista del campionato staccata dalle seconde di diversi punti. E questo non è piacevole per gli interessi televisivi che dovranno trasmettere tanti match da gennaio fino a giugno. E come non citare le tante gare sfortunate degli arbitri contro la Fiorentina di quest’anno.
Gli altri esempi
Mi limito a ricordare solo quelle di Valeri in Fiorentina Inter con l’arbitro che addirittura è stato fermato nelle domeniche successive. E di Massa in Spezia Fiorentina dove fu il Var a richiamare il fischietto sancendo l’espulsione di Nikolaou per un fallo killer su Cabral.
Ora c’è davvero da sperare che la sfortuna termini ed il 2023 segni un’inversione di tendenza.
Nel frattempo suggerirei ai dirigenti viola di lavorare durante questa lunga sosta con arguzia e diplomazia.
Delle volte basta poco per essere più fortunati.
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