Firenze:niente primarie, alla democrazia si può derogare
Non che sia una novità, per chi si ispira alla”gloriosa” tradizione di alcuni regimi totalitari nati dall’affascinante idea del sol dell’avvenire.
Non si sciopera e niente primarie
Nei regimi socialisti non si poteva scioperare. Eh sì, lo Stato socialista oppure comunista, a est, a Cuba, in Cina e così via sono sinonimi; era ed è considerato perfetto per i diritti dei lavoratori. Quindi se anche lo stato ti faceva o fa lavorare per 12 o 15 ore consecutive, era o è considerato nel tuo interesse. È sempre stato dunque considerato, un reato contro la produzione nazionale.
Il Partito Democratico fa le primarie.
Perché la democrazia è una bella cosa. Però poi quando sono scomode si può anche non farle. Anzi diventa addirittura una colpa a chiederle.
Cecilia Del Re teoricamente avrebbe il diritto di avere le primarie. Gliele si vogliono negare con la scusa di costruire una grande coalizione. Per quale ragione?
Il PD fa primarie non aperte soltanto agli scritti. Non si potrebbero teoricamente organizzare anche delle primarie aperte a chiunque di coalizione? Come tra l’altro spesso è stato fatto.
Basta fare la tessera del PD un minuto prima per candidarsi a segretario nazionale. Ora diventa un problema consentire una consultazione democratica in un comune che va al voto?
La verità è che è scomodo
Guardiamo in faccia la realtà. A Firenze oggi le primarie sono scomode. Potrebbero avere un esito non controllato. Ed il Partito Democratico paga la sua doppia natura.
Quella di partito che vorrebbe cambiare tutto, stravolgere la nostra società, ma poi, in specie in Toscana, dove governa da decenni senza alcuna alternanza e soprattutto a Firenze è soggetto ad equilibri di potere.
A Firenze questi equilibri di potere non possono essere sconvolti dalla democrazia. Altrimenti il sistema rischia di collassare.
E sinceramente tra la democrazia ed il potere, gli amministratori di lungo corso sanno sempre cosa scegliere.
Al di là del nome del partito. Niet primarie!
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