Perché la figura di Indro Montanelli,tra i più insigni giornalisti italiani, è così controversa?
Perché la figura di Indro Montanelli, tra i più insigni giornalisti italiani, è così controversa?
Forse perchè, nella sua inconfutabile intelligenza, è sempre stato un uomo libero. E liberale.
Perché è sempre stato un convinto anticomunista e questo da noi, ancora oggi, 25 aprile 2024, dopo 79 anni, è un peccato imperdonabile.
“Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”. Ha sempre e ripetutamente sostenuto che il fascismo è morto in piazzale Loreto con l’uccisione di Benito Mussolini. Qualcuno sostiene che aveva torto. Altri il contrario. Dopo quasi un secolo dovremmo davvero storicizzare, finalmente.
E prooccuparci non tanto del fascismo, ormai sepolto, ma dell’antisemitismo strisciante e neppure tanto. Davvero preoccupante. Oggi a Roma, un 25 aprile a rischio antisemitismo. La comunità ebraica si tiene alla larga dal corteo dell’Anpi, ma antagonisti e collettivi vanno a cercarla a porta San Paolo.
Ma in realtà Indro non ha mai risparmiato nemmeno la destra, quando era necessario.
Ricordiamo la sua litigata con Berlusconi, che fece epoca
Un liberale dallo spirito critico, che ogni liberale dovrebbe avere.
Insomma, un maestro di Libertà e pensiero indipent. La sua Storia d’Italia, pur nei limiti di un’opera divulgativa, è una delle più piacevoli che sia possibile leggere, ma trascurata..
Controverso per chi e cosa?
Per la moglie comprata in Africa . Purtroppo era cosa comunissima in quei luoghi e quei tempi . Terribile, ma nessuno è perfetto e l’usanza di allora era questa, ancorchè abominevole.
Pensare che questo accade anche oggi, nell’Islam, è inqualificabile. Eppure alcuni italiani accettano questa nefandezza e la scusano chiamandola cultura altra.
Scriveva, per il lettore, libri che hanno appassionato e avvicinato alla Storia tante persone che la storiografia ufficiale teneva a distanza . Ebbene, sì, fiero anticomunista, e , a rileggerli oggi, anche gli articoli sul costume di noi italiani sono attualissimi .
A parte qualche eccezione, oggi non ci sono più giornalisti del suo calibro
Da parte dei benpensanti che vedono solo i difetti delle persone ,ma sopratutto non vedono i propri, arrivano vari insulti. Da parte di altri, esaltazione. Chi avrà ragione, chi è dalla parte del giusto?
Semplice, nessuno. Ogni uomo ha una doppia personalità più o meno latente o palese. Indro ha fatto degli errori come ogni essere umano ma, da persona intelletualmente onesta, non lo ha mai nascosto. Certamente ha sposato una ragazza africana troppo giovane , per il nostro modo di vedere, ma non si è tenuto conto che le africane hanno uno sviluppo maggiore e poi che i padri vendono le loro figlie per danaro .
Forse non è stata trattata così male come si vuol fare vedere. Oggi, ovviamente, improponibile.
Da alcuni dunque malvisto, ma da chi?
È stato un giornalista eccellente, uno dei pochi inviati che descrissero in modo obiettivo i grandi avvenimenti del XX secolo. Capace di esprimere idee talvolta controcorrente, ma sempre coerenti con i suoi valori.
Stimolante e interessante la descrizione della sua infatuazione giovanile per il fascismo, perduta immantinente per l’avvento delle leggi razziali e con l’entrata in guerra dell’Italia.
Perché, dunque, la figura di Montanelli crea cosi tante polemiche?
Perché In Italia si vuole sempre e comunque mettere etichette e il grande giornalista è etichettato come fascista. Anche se ci mancò un pelo che il duce lo facesse fucilare.
Nel maggio del 1944, Mike Bongiorno era a SanVittore, dove conobbe Montanelli rinchiuso da quasi un anno nella struttura penitenziaria milanese in quanto accusato di aver diffamato il governo di Salò. La convivenza in carcere tra il giornalista e il presentatore è durata poche ma intense e significative settimane. Montanelli fu scarcerato dopo essere sfuggito, come si diceva, alla fucilazione e trovando rifugio in Svizzera.
A guerra terminata, prosegui la sua carriera giornalistica
In realtà, Montanelli è stato un libero pensatore ma figlio del suo tempo e questo ha fatto sì che fosse prevenuto rispetto a certi concetti. Ma, probabilmente, senza alcuna malizia.
Del resto, altro motivo di polemica, scomodo, perché non nascondendo le proprie idee politiche, nello scrivere gli articoli non incensava i potenti. Era sempre se stesso. E spesso questo atteggiamento e comportamento, si paga. A chi è infarcito di pensiero unico.
Qualcuno lo ha definito uno con “la schiena dritta”. Ma questo ricorda il fascismo, come se fosse un difetto anziché un pregio. Uno che non si piega e non va da nessuno col cappello in mano.
Ma si fa sempre le proprie ragioni e le difende. Magari dichiarando , dopo, di avere sbagliato.
Indro Montanelli definì Berlusconi come un bugiardo.Non entro nel merito anche se penso che non avesse ragione.
News datate
“Nulla è peggio del fascismo degli antifascisti”
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” Il più bel esemplare di fascista in cui ci si possa imbattere è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del fascista a chi non lo è”
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