Il DNA del politicamente corretto
Alla ricerca delle radici del politicamente corretto. Sappiamo che l’ideologia del politically correct nasce negli ambienti della Sinistra americana molti anni fa, anche se esonda solo negli anni ottanta.
In inizio nasce per garantire le minoranze di ogni genere specialmente quelle di colore
Alcuni aspetti si legano alle controcultura degli anni sessanta. Nel suo evolversi nel tempo il politicamente corretto ha messo maggiormente l’accento sul linguaggio e per questo è stato accusato di dare maggior peso alla forma piuttosto che alla sostanza.
I critici hanno accusato questa ideologia di ridursi ad un conformismo morale
Però per comprendere la predilezione del politicamente corretto nei confronti di una riforma totale del linguaggio, occorre pensare ad un noto esponente della cultura a partire dagli anni cinquanta.
Jacques Lacan era uno psicanalista e psichiatra francese ed è stato molto influente su tutta una certa cultura.
Formatosi alla scuola di Freud anche di Marx, i due grandi destrutturalismi, Lacan ne risente notevolmente. Invece di studiare cosa si nasconde dietro le cose comincia a pensare sia importante vedere cosa si nasconde dietro le parole.
Infatti per Lacan il linguaggio non è oggettivo, non rappresenta solo uno strumento per giungere a un pensiero.
Ma già nella parola esisterebbe un pensiero essendo la stessa parola frutto di una cultura già determinata
Lacan giunge alla conclusione estrema che mutando il linguaggio sarebbe possibile cambiare il pensiero. Da questa semplice osservazione è probabile che tra gli intellettuali della nuova Sinistra americana abbiano elaborato l’idea che per mutare il pensiero occorre per prima cosa mutare il linguaggio.
Decostruire la lingua per decostruire la vecchia cultura. Ma, anche un altro autore aveva elaborato un pensiero analogo anche se in totale opposizione.
Questo autore la cui fama è indiscussa altri non è che George Orwell, scrittore inglese divenuto famoso per aver denunciato i pericoli della democrazia che talvolta possono nascondersi proprio al suo interno
Anche Orwell Ancor prima di Lacan aveva scoperto l’importanza del linguaggio e l’interesse di ogni dispotismo a cambiarlo e impoverire. Per questa azione inquisitoria Orwell Immagina nella sua realtà fantapolitica, un controllo di quella che denomina polizia del pensiero. Infatti esprime un concetto che sembra simile a quello di Lacan anche se il giudizio è invertito.
“Se il pensiero influenza il linguaggio, il linguaggio adottato da un popolo influenza il suo pensiero, e quindi la sua anima, le sue aspirazioni”.
Il timore di Orwell diverrà La teoria di Lacan e l’ideologia del politically correct. Il professor Gabriele Civello, a questo proposito nota che George Orwell, in un suo saggio del 1946, appena due anni prima della stesura del suo 1984, intitolato Politica and the English, sostiene che il decadimento del linguaggio sia la diretta conseguenza del declino politico, economico e culturale della nostra civiltà denunciando come la sua lingua sia andata incontro a fenomeni di usura concludendo che si va verso un metodo che dà più importanza alla forma che alla sostanza e chiama questo fenomeno come ipocrisia istituzionale.
Orwell dice nel 1984 che chi controlla il linguaggio controlla il pensiero
È quello che il politicamente corretto, che nel frattempo si è legato strettamente al Cancel Culture cerca di fare, resettando il linguaggio ed anche il passato attraverso la cancellazione della memoria collettiva e della cultura comunitaria.
Originale l’interpretazione che Robert Hughes, saggista australiano dà del fenomeno del politicamente corretto
Parla di cadaverizzazione del pensiero liberale degli anni sessanta. Però nella sua opera principale “La cultura del piagnisteo” afferma che le radici profonde del politicamente corretto affondano nelle stesse migrazioni dei colonizzatori dell’America. Hughes sostiene che la cultura di molti coloni era basata sull’utopia, sulla speranza di convertire un domani la degenerata Europa nei confronti della quale nutrivano un profondo astio. In effetti questo tipo di ideologie stanno prendendo piede anche in Europa e hanno acquistato forza dopo il tramonto dei socialismi reali.
Questo astio verso La propria cultura, anche se del passato, da origine all’,odio verso la propria cultura, la propria storia, il proprio passato, un sentimento che Scruton denomina oicofobia, odio per la propria casa, la propria cultura.
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