Lo scacchiere di Brezsinski
Perché sotto la Presidenza Obama fu architettato il famoso golpe di piazza Maidan, passato alla storia come la rivolta di Maidan?
Perché con la Presidenza Biden si è messa in moto una tale mobilitazione internazionale dato che la NATO sembrava non voler mollare un metro quadrato di territorio ucraino, nemmeno si trattasse di uno Stato americano alla pari del Dakota?
Per cercare di avere le idee più chiare, crediamo sia conveniente studiare un interessante politico, protagonista di un recente passato. Zbigniev Brezsinski è stato un personaggio molto importante nella storia del Novecento.
Sarebbe opportuno studiarlo attentamente per comprendere bene la politica statunitense ed anche quella internazionale, contemporanea
Questo, anche se l’uomo è recentemente scomparso ad una età più che avanzata
Fu consigliere della politica nazionale durante la presidenza Carter, un’importante geostrategia che impose la linea della futura politica americana. L’importante stratega era nato in Polonia ed era figlio di un diplomatico e in seguito naturalizzato americano.
Non è molto noto al grande pubblico a causa del fatto che forse ha vissuto troppo nell’ombra di un altro personaggio, l’ebreo tedesco, anche lui naturalizzato americano, Henry Kissinger, Consigliere per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Nixon
Brzezinski uomo vicino alla Casa Bianca ed anche al Vaticano, era dietro il sindacato Solidarnosc, finanziato da banche vaticane.
Ricordiamo che il pontefice era Wojtyla con il nome di Giovanni Paolo II, anche lui polacco
Brzezinski seppe trasformare l’Afghanistan in un Vietnam sovietico; inoltre, scrisse che per gli Stati Uniti “È di imperativa importanza che non emerga nessun’altra entità euroasiatica, in grado di dominante l’Eurasia e quindi di sfidare l’America”.
In modo soddisfatto, scrisse che “la sconfitta e il crollo dell’Unione Sovietica è stato il passo finale nella rapida ascesa di una potenza nell’emisfero occidentale, negli Stati Uniti, come unica e, in effetti, la prima potenza veramente globale”
Brezsinski non si limita a queste illuminanti osservazioni ma individua alcuni Paesi da attenzionare per bloccare qualsiasi ascesa o tentativo di rinascita di una grande potenza a est e cita l’Azerbaijan, la Turchia, l’Iran e… l’Ucraina. Mette in guardia da un eventuale ritorno di Mosca e suggerisce di controllare e inglobare Kiev.
Ammonisce che se Mosca tornasse a controllare l’Ucraina, tornerebbe ad essere un impero
Brezsinski sottolinea la grande importanza dell’Ucraina e la necessità per l’egemonia americana di sottrarre questa vasta regione ai russi, costi quel che costi. Poi Brzezinski si allarga parlando del controllo dell’Ucraina per un eventuale dominio del mondo di una potenza occidentale.
Accanto all’Ucraina Brzezinski fa i nomi anche di Azerbaijan, Uzbekistan
Da queste affermazioni si comprende che Brzezinski è stato un estimatore del fondatore della geopolitica Sir Halford Mackinder, le cui tesi che furono pubblicate nel lontano 1919 erano le seguenti: “Chi controlla l’Europa orientale comanda il cuore della terra.
Chi controlla il cuore della terra comanda l’isola mondo, cioè l’Eurasia
Chi controlla l’Eurasia comanda il mondo. Dall’attenzione che la Casa Bianca ha prestato a questi studi, facile dedurre che la volontà di potenza americana non ha limiti ed è incontenibile.
Alcuni osservatori hanno dedotto che gli obiettivi della politica di Biden consistevano nel tentativo di erodere l’ economia russa utilizzando i numerosi pacchetti di sanzioni, la chiusura dei mercati, e la disconnessione della Russia dal sistema bancario SWIFT
Tutte queste cose più la guerra per procura di tutta la NATO contro la sola Russia, avrebbero dovuto col tempo provocare tanto danno da provocare un cambio di governo con un uomo più accondiscendente.
L’America pensava di avere a che fare col Cile, o col Guatemala
Non teneva conto né della robustezza del sistema russo, né del fatto che la maggioranza dei Paesi del mondo si erano schierati con la Russia e la sostengono tuttora anche con un importante import e export. Tutta la politica estera statunitense, si può dire, che è stata scritta riga per riga, quasi con pignoleria, da Brzezinski nella sua opera di geopolitica “La grande scacchiera”.
Occorre rileggere con attenzione quel testo per comprendere ciò che sta accadendo nel mondo, perché nulla è casuale
Ricordiamo tutti la parola data a Putin dallo stesso Presidente degli Stati Uniti di non fare avanzare la NATO di un solo pollice per poi vedere la stessa alleanza raddoppiare i Paesi aderenti.
Lo stratega dell’ampliamento era stato il solito Brzezinski
Le linee generali erano state indicate. Inoltre lo stesso personaggio aveva compreso lucidamente che gli USA avrebbero dovuto puntare sullo sviluppo della sua Polonia.
Quello stato era una naturale zeppa infilata fra Russia e Germania, due Paesi che non dovevano avere alcuna tentazione di collaborare né di trovare un’intesa
Anche l’inglese Mackinder aveva il terrore di una futura “Gerussia”, una fusione che potrebbe essere poderosa, ma pericolosa per l’anglosfera, fra Germania e Russia.
Prima il Regno Unito ed oggi la sua erede, gli USA, hanno sempre utilizzato la Polonia per tale scopo
Inoltre, è sempre un’eredità di Brzezinski, quella di creare instabilità nel Caucaso e in tutta l’Asia centrale, come un tempo fu coi Balcani e recentemente col Medio Oriente.
Questo ci riporta alla cronaca recente, come i fatti della Georgia, la guerra tra Azerbaigian e Armenia, la ventennale guerra in Afghanistan, gli incidenti in Ossezia, la rivolta anti russa della Cecenia e del Daghestan
L’ostilità anti iraniana occidentale e la stessa diffidenza del turco Erdogan nei confronti degli USA dopo il tentativo di golpe per toglierlo di mezzo. Già Brzezinski aveva suggerito la mossa degli scacchi di mangiare l’importante pedina ucraina.
La mira principale di Washington è quella di sottomettere il continente europeo e di respingere la Russia a Oriente come se fosse un lontano impero asiatico, simile alla grande Scizia di qualche millennio fa, dato che occupava lo stesso spazio
Il calcolo sbagliato è questo perché l’Asia non è più l’Asia e l’America non è più l’America. l’Asia oggi è una grande California al cubo e gli USA invece sono in pieno declino.
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