Tutte le sfide del Presidente
1) La Cina comunista è la minaccia più grande che gli Stati Uniti devono affrontare, e affrontarla dovrebbe essere la massima priorità del Presidente Donald Trump. Tariffe e contenimento militare nel Pacifico.
Ma il mondo non inizia e finisce con la Cina e il Pacifico. Per avere successo il Presidente Trump dovrà affrontare molte altre sfide e opportunità globali.
2) Con un economia forte e un avversario comune in Pakistan, l’India, la democrazia più popolosa del mondo, offre all’America una grande e crescente opportunità di esportazione per il commercio di alto valore. Sfortunatamente, il Primo Ministro Narendra Modi ha guadagnato molto di più dagli Stati Uniti negli ultimi anni di quanto abbia dato. Cercando relazioni positive, Trump dovrebbe chiarire a Modi che le sue vaste importazioni di energia dall’Iran e dalla Russia e la mancata reciprocità delle esercitazioni militari imporranno all’America di limitare’ determinate tecnologie e opportunità di mercato.
3) In America Latina, forti alleati degli Stati Uniti, come Colombia e Cile, e partner complicati, come Messico e Brasile, richiederanno tutti una gestione intelligente. L’espansione del commercio insieme allo stato di diritto dovrebbero guidare l’attenzione di Trump. Il satrapo venezuelano Nicolas Maduro dovrà tenere bene in mente che qualsiasi scelta di destabilizzare ulteriormente la regione si tradurrà in una dolorosa risposta.
E se la Presidente messicana Claudia Sheinbaum continua il flirt del suo predecessore con la Cina e continua a perseguire una relazione corrotta con i narcotrafficanti, scoprira’ che il prezzo sono nuove tariffe americane e gli sforzi della CIA per eliminare i trafficanti sul suolo messicano.
4) La Corea del Nord spingerà sicuramente per ottenere più concessioni da Trump in un secondo mandato. Trump ha fatto bene a stabilire un nuovo dialogo con Kim Jong Un. Un accordo con Kim può essere un risultato importante.
5) Poi c’è il regime terrorista degli Ayatollah. Insieme ad Hezbollah, l’Iran è stato temporaneamente neutralizzato da una campagna di azioni militari e di intelligence israeliane. Tuttavia, l’Iran continua a progettare l’assassinio di ex funzionari dell’amministrazione Trump come Mike Pompeo e John Bolton.
Trump stesso è un obiettivo per Teheran. E con l’Iran che ha accumulato scorte di uranio arricchito che verrebbero utilizzate per costruire armi nucleari, la minaccia sarà reale nel 2025.
In primo luogo, il Presidente dovrà aumentare la pressione economica sull’Iran revocando le esenzioni dalle sanzioni concesse a Teheran dall’amministrazione Biden.
In secondo luogo, dovrà reprimere il dilagante contrabbando di petrolio iraniano prendendo di mira coloro che acquistano quel petrolio.
Ciò stringerà il cappio al collo del regime.
In terzo luogo, Trump dovrebbe anche chiarire che qualsiasi attacco agli interessi degli Stati Uniti da parte dell’Iran o di agenti che agiscono per suo conto si tradurrà in una rappresaglia militare diretta degli Stati Uniti.
6) Con Israele, Trump deve sostenere lo sforzo dello Stato ebraico di annientare Hamas. Deve anche sostenere gli sforzi israeliani di continuare a colpire Hezbollah.
7) Parlando dell’Arabia Saudita, Trump dovrebbe offrire la mano al principe ereditario Mohammed bin Salman in segno di amicizia. L’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi su ordine di bin Salman è stato un atto vergognoso.
Tuttavia, quell’omicidio non dovrebbe più essere in grado di compromettere le relazioni degli Stati Uniti con questo alleato di lunga data. L’Arabia Saudita è stata un alleato fondamentale degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo e un partner economico. Le riforme interne del principe ereditario per diversificare la sua economia dal petrolio, stabilire una maggiore connettività culturale con l’Occidente ed espandere i diritti delle donne meritano il sostegno degli Stati Uniti.
Se le riforme del principe ereditario avranno successo, l’Arabia Saudita può diventare uno Stato moderno funzionante, più ricettivo alle pressioni e all’influenza occidentali per espandere veramente la libertà e i diritti umani. Se il principe ereditario fallisce, tuttavia, l’Arabia Saudita sarà un deserto senza prezzo per le esportazioni di petrolio in grado di sostenere la sua vasta popolazione con posti di lavoro e aspirazioni soddisfatte. Questa è la ricetta per uno Stato islamico 2.0 molto più potente.
8) Di fronte all’Europa, Trump dovrebbe sia continuare ad avere rapporti di amicizia, sia minacciare l’uso del bastone.
È intollerabile che la Germania stia riducendo la spesa per la difesa solo due anni dopo aver promesso di contribuire a prendere il comando per la sicurezza europea.
È intollerabile che il Canada e troppi alleati della NATO in Europa non vogliono ancora raggiungere l’obiettivo minimo di spesa per la difesa del 2% del PIL.
È assurdo che ci si aspetti che gli Stati Uniti forniscano all’Ucraina tanti aiuti quanti ne fornisce l’Unione Europea, che ha quattro Stati membri confinanti con l’Ucraina.
Detto questo, la relazione transatlantica rimane un ingrediente fondamentale per la prosperità americana, la stabilità globale e la pace.
Il piano di Trump di imporre tariffe su tutte le importazioni degli alleati storici darebbe inizio, certo, ad una guerra commerciale. Ma questo sarebbe il bastone che Trump potrebbe usare
Trump potrebbe offrire all’Europa un accordo: spendere di più per la difesa, spendere di più per l’Ucraina, riconoscere le serie preoccupazioni sulla Cina, e questi continueranno ad essere un amico affidabile che punta ad un accordo di pace credibile fra l’Ucraina e la Russia, insieme a un commercio e una cooperazione con l’Europa.
9) Sulla Russia, nonostante le affermazioni di Vladimir Putin, Trump farebbe bene a ricordare che la Russia rimane un avversario degli Stati Uniti. Ciò non significa che il dialogo con la Russia sia un errore, anzi, non ci sono alternative ad un accordo negoziato per mettere fine alla guerra. Ma significa anche che Trump deve procedere con gli occhi aperti su ciò che Putin vuole realmente dall’America. Vedrete che Putin abbasserà la cresta.
10) L’Africa dovrebbe anche ricevere maggiore attenzione da Trump di quanta ne abbia ricevuta da Joe Biden. Stretti partner come Egitto e Kenya rimangono fondamentali per la stabilità regionale e gli sforzi in chiave antiterrorismo. E avendo recentemente intrapreso coraggiose, seppur attese, riforme economiche, la popolazione nigeriana di 235 milioni di persone potrebbe diventare una notevole forza economica. In linea con la cooperazione sulle questioni relative alla sicurezza e alla diplomazia degli Stati Uniti, la Nigeria e altre nazioni africane meritano la spinta di Trump per maggiori investimenti privati. Anche lo sforzo della Cina di corteggiare le nazioni africane merita l’attenzione dell’America.
Niente di tutto questo sarà facile, ovviamente.
E altri scenari di crisi inaspettati potrebbero crearsi all’improvviso.
Ma cogliendo sia le opportunità che le sfide con uno spirito di dialogo tenace, sostenuto dalla forza, il Presidente Donald Trump può realizzare grandi cose nei prossimi quattro anni.
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