In Toscana già fatto lo scrutinio “ad honorem”
Era proprio già di Marx
Che bello credere che le profezie si auto-realizzino!
Se leggessimo con questa predisposizione d’animo accondiscendente il sondaggio condotto qualche giorno fa da EMG sulle prossime elezioni regionali, potremmo risparmiare i soldi necessari ed operare uno “scrutinio ad honorem”.
Ma chi fiuta davvero la politica sul terreno sa che le campagne elettorali non funzionano così
Intanto mancano troppi mesi al traguardo ed è furbesco, per usare un eufemismo, impostare così la competizione, mettendo a confronto il governatore uscente con un candidato in rampa di partenza, ma ancora non lanciato.
Vince chi recupera nel 40% che non vota
Per inciso, il 40% di Tomasi appare all’opposto assai incoraggiante per chi deve ancora iniziare la campagna elettorale; mentre il 51% di Giani, per un Presidente che ha girato ogni sagra di frazione, appare semplicemente come fisiologico.
Ci preme ora scandagliare le pieghe più nascoste del sondaggio, partendo dal dato dell’astensionismo dichiarato, addirittura superiore al 40%. E’ qui che il candidato alternativo a Giani deve lavorare con passione e pazienza, insieme all’intero centro-destra, ma anche oltre questo perimetro politico, che non si riduce alla componente civica, ma deve essere aperto a tutti quei mondi vitali mortificati da questo governo di centro-sinistra. A dirla tutta, quel 10% di scarto, a più di nove mesi dalle elezioni, sembra un’opportunità più che una muraglia insuperabile.
Non tutti i “centri” sono uguali
Altra considerazione. Qualcuno somma le forze centriste di qua e di là, che oggettivamente arrivano al 20% dell’intero. Credo però che metterle insieme sia una pratica assai bizzarra, un po’ come mischiare mele e carciofi. Definire +Europa, Azione, Italia Viva e C. come forze centriste senza aggettivo alcuno ( proprio qui in Toscana ) sembra astratto esercizio geometrico più che realtà sul campo.
Moderati : no alla Palude
Infine una piccola nota sugli insistiti commenti riferiti alla centralità della galassia “moderata”. A nostro parere questa parola non può più essere declinata nella sua accezione neutra e baricentrica, che sa tanto della vecchia “palude” parlamentare che precedette ed in parte accompagnò la Rivoluzione Francese. Nel contesto bipolare di oggi, i moderati (sempre che a sinistra siano tali) sono chiamati a scegliere, in Italia come in Toscana, tra centro-sinistra e centro-destra. Tra Giani e Tomasi non ci può essere equidistanza. E ciò vale sia per i partiti che per i singoli elettori.
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