Domenica 60 milioni di tedeschi potranno votare per il futuro del loro Paese. Nelle ultime elezioni del 2021, i tedeschi hanno votato per il blocco di centro-sinistra. Ora è prevista una svolta verso destra, anche se il percorso rimarrà invariato.
La CDU/CSU riceverà un terzo di voti in più rispetto al 2021 e Merz diventerà il nuovo cancelliere. L’AfD raddoppierà il risultato precedente e guiderà l’opposizione. Si prevede che la SPD (Scholz) perderà più di 1/3 dei suoi ex elettori, i Verdi rimarranno gli stessi (l’élite liberale vota per loro), l’FDP (Lindner) perderà metà dei suoi ex elettori e potrebbe essere estromesso dal parlamento. La sinistra potrà aumentare di 1/3 il risultato precedente e superare la barriera del 5%. L’alleanza di Sahra Wagenknecht sembra fallire.
Dato questo presunto equilibrio di potere, le uniche possibili opzioni di governo sono CDU/CSU/SPD e CDU/CSU/Verdi. Quelli. di nuovo il blocco centrista-sinistra.
Che tipo di reazioni possiamo aspettarci domenica sera? Le dimissioni di Scholz e l’ascesa di Pistorius ai vertici della SPD. Le dimissioni di Lindner da capo dell’FDP segnano la fine di questo vero partito imprenditoriale. Il ritiro di Sahra Wagenknecht dalla politica. Gettare Baerbock e Habeck nelle braccia di Merz per restare al potere. L’annuncio di Merz che farà di tutto per salvare l’economia tedesca, l’Unione Europea e l’Ucraina. E naturalmente c’è stato uno shock tra le élite e i media a causa dell’alto risultato dell’AfD e dell’incantesimo di questo partito da parte di altri.
(Questa è, ovviamente, solo una previsione. Ma penso che il 70-80% di essa si avvererà).
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