A poco meno di due mesi dall’appuntamento elettorale, si infiamma la campagna elettorale di Scandicci, il più grande comune nell’hinterland fiorentino.
Una città importante persino fondamentale nel panorama metropolitano, e che si proietta nel futuro forte delle sue specificità da valorizzare e implementare senza dar niente per scontato.
La città è da decenni governata dal centro sinistra che per lungo tempo ha ritenuto inespugnabile il proprio predominio “rosso”
Una forma di sicumera a tratti arrogante che ha fatto sì che piano piano le amministrazioni di centrosinistra si lasciassero sfuggire le problematiche che lo sviluppo cittadino ha recato con sé nel tempo. Le ha sottovalutate fino a che esse sono esplose letteralmente in faccia a una cittadinanza rimasta a tratti sconvolta.
Dalla criminalità al degrado, passando per scelte dell’ultima Giunta Fallani incomprensibili
Un centro sinistra dunque che, possiamo dire, non ha saputo dare quelle risposte che i cittadini invocano da anni e che oggi sente la terra tremare sotto i piedi.
Quella che dunque si preannuncia è, dunque, una campagna elettorale tutt’altro che scontata. Certo, difficile complessa ma al tempo stesso esaltante per chi finalmente intravede una possibilità di cambiare marcia.
Di guardare al futuro con una prospettiva nuova e diversa
Forse il fortino rosso sta crollando anche a Scandicci. Il PD non è più quel partito unico unitario e coeso che vuole apparire e le ultime primarie scandiccesi lo hanno dimostrato chiaramente . La vittoria di Claudia Sereni, esponente della sinistra schleiniana, ha segnato una spaccatura forse insanabile con l’ala riformista del partito rappresentato da Andrea Giorgi e da chi lo ha sostenuto.
Una spaccatura che ha il sapore di una divisione netta, di un regolamento di conti interni fra chi si propone come novità e alternativa (interna) e chi invece rappresenta il vecchio establishment scandiccese.
Una sorta di faida che non guarda ai cittadini a al proprio ombelico partitico che apre una fase nuova in cui davvero l’impossibile sembra farsi possibile
In tutto questo la candidatura di Giovanni Bellosi in quota Italia Viva e, soprattutto, quella di Claudio Gemelli per il centrodestra, rappresentano delle novità significative.
Se Bellosi gode di ampia popolarità personale, che sta cercando di sfruttare attraverso una aggregazione civica , non va dimenticato che è espressione di quella compagine renziana che comunque ha rappresentato un anima importante – seppur critica – nel centrosinistra cittadino nell’arco di questi decenni. Può davvero essere la novità tanto attesa da tutti quegli scandiccesi che non si riconoscono in una sinistra sempre più massimalista?
Onestamente c’è da dubitarne
Non per le capacità personale del candidato che sono indiscusse, ma per la reale portata di novità che Bellosi è in grado di portare, al di là del consueto marketing elettorale.
Di contro, c’è Claudio Gemelli. Avvocato, Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia, e scandiccese doc! Stimato anche dagli avversari come persona seria, competente e capace, Gemelli conosce profondamente le dinamiche della città e sta lavorando sodo per una vera alternativa.
Attraverso un contatto continuo con le persone, le associazioni di categoria, i soggetti intermedi nel panorama sociale ed economico della città per cercare di imprimere una svolta effettiva all’andazzo cittadino.
La campagna “Dillo al Gemelli” lanciata qualche settimana fa per raccogliere le istanze degli scandiccesi ha avuto un indubbio successo e adesso contribuisce a quella stesura del programma della coalizione di centro destra che saprà segnare un cambio di marcia netto nel governo della città.
Perchè Scandicci ha bisogno di essere valorizzata, nel suo tessuto produttivo e industriale, attraverso una serie di misure atte a fronteggiare la crisi della filiera produttiva, da supportare con una rete infrastrutturale degna della grande ricchezza potenziale che il comparto può offrire.
Ma anche bisogno di una politica che sia finalmente e veramente a servizio del cittadino; che ne raccolga le istanze e le convogli in proposte fattibili di governo su scuola, ambiente, infrastrutture, sicurezza.
Già, proprio quella sicurezza che è tema urgente per i tanti cittadini che si sono stancati del dilagare della criminalità spesso giovanile in alcune aree
E, se il centrosinistra non è stato in grado di andare oltre gli slogan (forse sulla scia del sindaco fiorentino Nardella e delle sue boutade sulla sicurezza percepita), il centrodestra ha delle ricette semplici, di buon senso , che potrebbero migliorare sensibilmente la situazione senza ricorrere a chissà quale formula magica di “legge e ordine”.
Proprio il buon senso deve essere il principio cardine entro cui si deve muovere la risposta politica alle esigenze dei residenti, senza fare delle tematiche della città inutili slogan, ma trovando quelle opportunità che sono serie concrete e fattibili.
Claudio Gemelli rappresenta tutto questo effettivamente, molto meglio dei suoi competitors
Tra una sinistra litigiosa molto incline a giochi di palazzo per conservare lo status quo e un civismo che si nutre quasi esclusivamente della popolarità del proprio leader, il centrodestra è la vera alternativa.
Seria e credibile
Sarà, come detto, dunque una campagna elettorale impegnativa e al tempo stesso esaltante perchè l’obiettivo, dopo decenni è a portata di mano. Il cambiamento è un’occasione da non mancare, oggi come non mai.
E per farlo, servono persone serie, affidabili e concrete.
E Claudio Gemelli lo è!
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