Alla verifica i Green Pass falsi sono validi
l’Italia, come altri paesi europei, riportano fonti dell’agenzia di stampa, potrebbe decidere di annullare tutti i lasciapassare generati da quelle chiavi.
Per il momento non si conosce né il numero dei codici sottratti, né in quale Stato sia avvenuta la sottrazione delle chiavi. Pare che la Sogei, società di gestione dati italiana non abbia subito attacchi.
Il caso è emerso dopo quanto segnalato in queste ore da Enrico Ferraris su twitter, circa il certificato intestato ad Adolf Hitler.
Tutto il sistema di sicurezza dei certificati si basa sul fatto che questi siano firmati con una chiave segreta che gli enti dovrebbero custodire gelosamente.
Chiave che rappresenta il primo elemento verificato dall’applicazione VerificaC19.
Se la chiave pubblica del certificato non rimanda ad uno degli enti autorizzati ad emettere il Green Pass, l’app riconosce il certificato non valido a prescindere dai dati che sono contenuti all’interno.
La “verifica” si basa infatti su due elementi distinti: le chiavi e i dati del certificato come il tipo di certificato (vaccinazione, tampone) e la validità dello stesso.
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