Accelerare sullo scudo verde adesso è un’ingiustizia. Assurdo introdurre il pagamento di un ticket per entrare nel comune capoluogo, a fonte di un servizio di trasporto ancora molto scadente.
E non bastano le promesse che le risorse che arriveranno da questo ennesimo ingiusto balzello verranno destinate al trasporto pubblico locale, perchè caso mai i fattori vanno invertiti, prima si potenzia il servizio e poi si chiedono soldi ai cittadini che ogni giorno entrano a Firenze. Il punto è proprio questo: ogni giorno a Firenze non entrano solo turisti, ma soprattutto persone che dai comuni della provincia vanno a lavoro e nella maggior parte dei casi non hanno altro possibilità che usare un mezzo privato.
Far entrare in funzione lo scudo verde senza aver prima potenziato in modo efficiente il sistema di trasporto pubblico rischia di penalizzare eccessivamente chi, anche per questioni di lavoro, deve andare a Firenze. Con importanti differenze tra zone della provincia a seconda della qualità dei collegamenti con la città.
Si vuole imporre un sistema ben distante dalla comune concezione di libertà di movimento. Un altro modo per fare cassa andando a cercare soldi ancora una volta nelle tasche dei lavoratori. Tra l’altro colpendo, con la scusa dell’emergenza ambientale, le persone meno abbienti che non avranno le auto ecologicamente adeguate per gli ingressi in città.
-dichiarano congiuntamente i conglieri metropolitani FDI Claudio Gemelli, Alessandro Scipioni e Alessandra Gallego, insieme ai consiglieri comunali FDI di Firenze Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.
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