Addio Donna Assunta Almirante

almirante

Era il 19 giugno 1973 quando l’onorevole Giorgio Almirante, segretario del Movimento Sociale Italiano si fermò ad un autogrill presso Cantagallo, con l’idea di pranzare. Il parlamentare era accompagnato dalla moglie conosciuta a tutti come Assunta, nata Raffaela Stramandinoli.

Si trovarono davanti a tutti i dipendenti dell’Autogrill che incrociarono le braccia per impedire a quello che ritenevano il capo dei fascisti italiani, di mangiare nel loro autogrill.

L’onorevole non si scompose, tanto meno la sua signora. Donna Assunta si servì da sola, pranzando con calma e rifiutando di alzarsi fin quando non avesse finito anche la frutta. Il tutto sotto gli occhi di un imbarazzatissimo direttore della struttura che cercava in ogni modo di scusarsi. La signora Almirante non era una persona facile a scoraggiarsi.

Aveva compiuto cento anni lo scorso 14 luglio. Era nata proprio dell’anniversario della presa della Bastiglia. Ed un carattere rivoluzionario, quella che molti definivano la papessa nera, lo aveva di certo.

Dinamica ed energica, quando conobbe Almirante gestiva direttamente, cosa abbastanza inusuale per il tempo, l’azienda agricola che possedeva insieme al marito in Calabria. Era infatti sposata con il nobile Federico de’ Medici, che lei stessa definirà un vero galantuomo.

La signora infrangeva lo stereotipo della donna di Calabria del tempo, chiusa in casa che usciva solo per andare a messa, che aveva come unico compito quello di badare ai figli.

Il primo incontro con Giorgio fu noiosissimo

Eppure al primo incontro con l’uomo più importante della sua vita, si era annoiata ascoltandone un comizio.  Distrasse gli amici presenti con una spilla per capelli. A seguito del comizio riaccompagnò l’onorevole Almirante in macchina. Si sarebbero rivisti poco dopo in una trattoria romana. Ma il corteggiamento fu lungo. E poi divennero una delle più famose coppie della politica italiana di sempre.

Una vita a fianco dello storico segretario del movimento Sociale Italiano. Ma anche e soprattutto una vita di militanza politica nella quale donna Assunta credeva profondamente. Dalla morte di Giorgio Almirante avvenuta nel 1988 ha incarnato per molti la memoria storica della destra. Non negava la sua ammirazione e l’amicizia per Bettino Craxi. Neppure negò la profonda ammirazione che legava due uomini politicamente differenti come Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer.

Fu lei ad ammettere che il giorno della morte di Berlinguer, Almirante prima di andare a rendere omaggio al feretro, aveva le lacrime agli occhi.

Era soprattutto una donna diretta, molto franca e sincera, senza peli sulla lingua. Difese strenuamente la memoria del marito, anche in uno scontro memorabile con David Parenzo, che lo accusava per il suo trascorso da giovane fascista. Definì Gianfranco Fini, un tempo delfino del marito, un traditore ed un uomo che non aveva avuto riconoscenza per colui il quale ne aveva fatto la fortuna politica.

Aveva una certa ammirazione per Berlusconi, ma non perdonava a Gianfranco Fini di aver sciolto il suo partito per farne uno unico con il Cavaliere.

Scompare la first lady storica della Destra italiana. Una figura che alcuni giovani sicuramente oggi non conoscono, ma che ha attraversato questo secolo cavalcandone le passioni e rimanendo sempre fedele alla memoria ed al progetto politico dell’uomo al quale fu accanto. Quell’Almirante che lasciò a bocca aperta tutta Italia presentandosi commosso ai funerali di Berlinguer.

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