“Giulia sognava di poter lavorare all’estero nel campo della robotica”. I ricordi di mamma Oxana e di papà Lorenzo si dissolvono nel dolore straziante di aver perso la loro unica figlia a soli 16 anni, “sedici ore dopo la seconda dose di vaccino” precisa la mamma. Il giorno dopo la morte di Giulia Lucenti, i genitori Lorenzo e Oxana non danno colpe alla seconda dose di Pzifer, “inoculato mercoledì alle 17.45 a Castelfranco”, ma vogliono far luce sulla morte prematura dello loro ragazza e ieri mattina; tramite il loro legale, Pier Francesco Rossi, hanno depositato un esposto in Procura chiedendo l’esame autoptico.
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È stata la madre, giovedì poco prima delle 15, a trovare la figlia in stato di incoscienza sul divano di casa, dopo essere rincasata dal lavoro. Quando l’ambulanza del 118 è arrivata per la ragazzina, purtroppo, che soffriva dalla nascita di un “prolasso mitrale valvolare”, non c’era più nulla da fare.
Giulia godeva di buona salute
Giulia, che contava i giorni per tornare a scuola, all’Istituto Galilei di Mirandola, dove avrebbe frequentato la classe terza A, ‘indirizzo automazione robotica’, “Giulia – racconta la mamma – che voleva fare le protesi intelligenti per aiutare il prossimo, e le schede intelligenti da applicare in vari settori”, è morta nella sua casa di Bastiglia, di via XXV Aprile, per arresto cardiaco. Era una ragazzina tranquilla, brava, senza vizi, né fumo né alcol, la cui morte ha destato viva commozione in tutta la comunità di Bastiglia, e non solo. La notizia, tramite i social, si è ben presto diffusa.
Il sindaco di Bastiglia, Francesca Silvestri, che proprio giovedì era partita per alcuni giorni di vacanza è rientrata nel pomeriggio di ieri e ha proclamato lutto cittadino. Sono stati annullati gli eventi in programma in paese. “Giulia è la terza giovane della nostra comunità ad averci lasciato troppo presto. Il dolore è grande, non ci sono parole”
La giovane, che era sotto controllo medico proprio a seguito della sua patologia congenita, godeva comunque di buona salute. “Con la prima puntura non aveva avuto alcun malessere – racconta il padre, molto conosciuto per la sua attività di volontario alla Polisportiva – e comunque mercoledì mi sono premurato di informare il vaccinatore in merito alla patologia di Giulia.
Dopo la seconda iniezione, mia figlia aveva un leggero indolenzimento al braccio, e quando l’ho sentita, intorno alle 13.30 – ricorda il padre affranto – mi ha detto che stava riposando sul divano. Mi sono poi recato dal medico di famiglia per le mie necessità e quando Oxana è tornata dal lavoro mi ha allertato, angosciata. Io e il medico siamo subito corsi a casa, ma purtroppo…”. L’Ausl ha espresso vicinanza ai genitori della ragazza.
Viviana Bruschi per https://www.ilrestodelcarlino.it
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