AFRICA, ITALIA, AFRICA, ITALIA… a volte non so più dove io sia

Africa

In Sud Africa le cose non si mettono bene. Ho ascoltato ieri la registrazione di un messaggio radio di scambi tra sudafricani bianchi concitati. Si dicevano preoccupati di come molti (bianchi) si stanno armando pesantemente per far fronte a violenze molto dure da parte di grossi gruppi di criminali. Ci sono sparatorie e fatti non buoni.

A questo proposito riporto alcuni stralci dell’articolo del giornalista Prince Machela (Africano) della testata THE SOWETAN TIMES che ha scritto qualche cosa sul dopo apartheid in Sud Africa.

“Il Presidente Zuma ci ha fatto realizzare come la gente del Sud Africa non sia migliore di altri africani, come Mandela e Mbeki ci hanno fatto sperare per alcuni anni, ma solo un altro popolo africano.

Dobbiamo ringraziare il Presidente Zuma per averci rivelato il nostro vero carattere africano: che l’idea dello stato di diritto non è parte del nostro sistema e che il costituzionalismo è un concetto troppo avanti per noi come popolo. […]

In un tipico paese africano la gente ordinaria non si aspetta molto dai politici perchè sono stanchi di promesse ripetute e vuote. In un tipico paese africano la gente non si fa illusioni sulla morale e capacità di governo. La gente sa che quelli che hanno il potere lo hanno per sé stessi, per gli amici e per le loro famiglie.

L’idea che lo stato sia uno strumento per il progresso del popolo è un concetto occidentale. Gli africani e i loro leaders non apprezzano il sistema occidentale. Sono contenti di rimanere africani e fare le cose “al modo africano”.

Il modo Africano è la legge dei re, capi tribù e indunas in un sistema di leggi non scritte. C’è qualcuno che abbia mai visto un libro di leggi tradizionali?

L’idea che un membro del popolo ponga domande sui denari spesi per la residenza di un re non è africana. Chiedere ad un leader di essere responsabile per il suo operato è un concetto occidentale. Quello che dobbiamo fare è accettare la realtà che i nostri sono tipici paesi africani.

Questo paese (Sud Africa) non è la Danimarca. Potrebbe essere invece la Nigeria, dove le crociate anti corruzione sono una stramberia. Sud Africa potrebbe assomigliare al Kenya, dove il tribalismo guida la politica.”

Un paio di commenti in proposito

  1. I nostri benpensanti da salotto dovrebbero capire che gli africani non hanno avuto democrazie che si sono raffinate in centinaia di secoli. E che non possono essere trattati con il paternalismo di chi crede di essere migliore di loro, e cioè noi occidentali. Perché quando parliamo di tolleranza noi siamo paternalistici. In quanto tollerare significa abbassarsi vero chi è da meno, e questo non è molto lontano dal razzismo. Meglio parlare di rispetto, che significa accettare gli altri per quello che sono.
  2. Ma, a rileggere l’articolo di Prince Machela mi perdo un po’ il senso dell’orientamento: ma si parla di Africa o di Italia?

 

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