Ho poche certezze nella vita, tranne quella che ai fiorentini non va mai bene nulla. Mai. La città contro per eccellenza. Quella non solo dei Guelfi e dei Ghibellini, ma dei Guelfi bianchi contro quelli neri.
Io sono fiorentino, con tanto di Denominazione d’Origine Controllata e Garantita. Quindi lo posso dire con cognizione di causa: che palle che siamo noi fiorentini. Bisogna fare polemica su tutto. Del resto “i fohi erano meglio quelli d’anno!”.
E nel calcio è uguale, se non peggio. Si voleva la testa di Cecchi Gori infilzata su una picca perché ci ha fatto retrocedere. Poi si rivoleva Cecchi Gori al posto dei Della Valle. Così come Commisso: prima ci salva dai Della Valle e poi accidenti a lui.
Adesso è di attualità la storia del logo. A me pare che ci sia molta gente che non sa come passare le giornate. Dico davvero: troppo tempo libero e poca iniziativa per trovarsi delle sane occupazioni.
Il nuovo simbolo della Fiorentina è stato fatto seguendo dei criteri ben precisi. È stato ripreso un giglio stilizzato molto bello già usato in passato. Anni ’50-’60, per la precisione. Sotto è stata messa una massiccia V viola a completare.
ACF è un retaggio dellavalliano
Ora leggo di striscioni deliranti che rivogliono la scritta ACF. Dimenticandosi però che ACF Fiorentina è un artificio dell’epoca Della Valle, quando la AC Fiorentina di Cecchi Gori era fallita, per poter mettere un nome quasi uguale. ACF Fiorentina non è la storia. La storia sarebbe AC Fiorentina. Vediamo di stamparcelo bene in mente.
Quindi gli stessi che vorrebbero buttare i Della Valle dalla torre, ne invocano il loro marchio. Mi sembra ossessivamente contraddittorio.
È notizia di ieri che la società voglia coinvolgere la tifoseria in un’iniziativa che trovo molto interessante: la quarta maglia. Infatti è stato richiesto ai tifosi di disegnare la loro maglia preferita.
Cari fiorentini, siamo in un’epoca di marketing, dove le società si sostengono con la vendita delle maglie. Un logo facilmente riconoscibile è alla base di tutto. I bianconeri insegnano. E il loro, onestamente non è bello come il nostro.
Chiudo citando una strofa de L’Alluvione del compianto Riccardo Marasco. Parlando di Dante “poeta divino, mira sdegnato l’immane casino: “oh fiorentini, m’avete esiliato, prendete la merda che Iddio v’ha mandato”.
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