Aisha – Emergono elementi interessanti sul profilo Facebook di Silvia Romano, in particolare per quanto riguarda i cosiddetti “mi piace” cliccati dall’utente. Come riporta Il Giornale sono soltanto 27, di cui 18 riconducibili ad ambito islamico, secondo un’analisi effettuata tra il 24 e il 27 maggio.
Per prima cosa è presente un “like” nei confronti della pagina “Siamo fieri di essere musulmani“. Fin qui nulla di strano se non fosse per il fatto che in questa pagina il contenuto religioso è mescolato con pesante propaganda filo-turca. Violenti attacchi verbali contro contro Israele. Contro i reali sauditi e contro Bashar al-Assad.
Di materiale raccolto ce n’è veramente tanto. Ed ecco alcuni esempi: un post del 23 aprile mostra il principe saudita Mohammad Bin Salaman al-Saud con sopra la scritta “Tu sei maledetto”. Segue il commento “la famiglia maledetta saudita hanno aperto di tutto nella terra sacra dell’islam, locali notturni, club, pub, discoteche e cocktail bar concerti, festeggia Halloween e dicono che tutto halal..”
In un post del 29 gennaio 2019 i gestori della pagina, infastiditi dal concerto di Marayah Carey in Arabia Saudita. Scrivono: “Mariah Carey, in concerto in arabia saudita il concerto previsto giovedì prossimo a Gedda che si trova a circa 70 Km. di distanza dal-Masjid al-Haram Mecca.. Che Allah maledica e scateni la sua rabbia contro la famiglia sionista Saudita servi di satana”. Chissà se Silvia Aisha Romano lo avrà visto?
In un post del 22 maggio 2020 il presidente egiziano Al-Sisi viene accusato di aver distrutto 35 moschee ad Alessandria d’Egitto. Con tanto di commento: “Allah l’altissimo dice: Chi è più ingiusto di chi impedisce che nelle moschee di Allah si menzioni il Suo nome e che, anzi, cerca di distruggerle? Per loro ci sarà ignominia in questa vita e un castigo terribile nell’altra”.
Contenuti inquietanti anche contro il presidente americano Donald Trump: “annuncia agli ipocriti un castigo doloroso”.
Tornando ai like della Romano, compaiono Nouman Ali Khan, controverso predicatore accusato nel settembre del 2017 di molestie, conversazioni inappropriate con donne e abusi spirituali al punto che anche un comitato formato da leader islamici del Nord America si espresse contro Khan.
Altra pagina che “piace” alla Romano è quella di Zakir Naik, apologeta del suprematismo islamista favorevole alle pene corporali nei confronti delle donne, ai rapporti sessuali con le “schiave” ed a cui è stato vietato l’ingresso in UK e Canada. I suoi sermoni sono tra l’altro stati vietati in diversi Paesi tra cui India e Bangladesh. Zakir Naik appare tra l’altro anche nella già citata pagina Facebook. “Siamo fieri di essere musulmani” con tanto di scritta “La loro guerra contro l’Islam è destinata a fallire. Se l’Islam non fosse la vera religione di Allah, sarebbe già estinta”.
Altro personaggio con tanto di “like” della Romano è Yusuf Estes, ex predicatore cristiano convertitosi all’Islam. E’ considerato un predicatore di odio vicino a Zakir Naik. Vi è poi il “like” alla pagina “Nquran“, sito di dottrina islamista di stampo salafita totalmente in arabo.
Bentornata, Aisha.
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