Conto alla rovescia per la 12° edizione della Florence Tattoo Convention che tornerà ad animare la storica Fortezza Da Basso nei giorni 8 | 9 | 10 Novembre 2019. 390 tatuatori di fama internazionale si riuniranno come ogni anno pronti ad accontentare i desideri dell’affezionato pubblico. Fra questi ricordiamo i polinesiani francesi dello studio Hoata Tiki Tattoo, i coreani dell’ Orient Jehoo, il neozelandese Julious Mora, i russi Dmitry Babakhin e Maks Kornev, i tedeschi del Der Grimm studio, Branko Antevski, Randy Engelhard e Julian Siebert, gli esponenti della vecchia guardia quali Bernie Luther (Austria), Bill Loika (Olanda), Doc Price (Inghilterra), Gippi Rondinella e Gianmaurizio Fercioni, gli spagnoli Dani Martos e Frank Crespo, il serbo Marko Tattoo e gli italiani Billi Murran, Kristi, Web, Rudy Fritsch, Ivano Natale, Davide Andreoli. Particolare attenzione è stata riservata alla selezione dei maestri tatuatori che utilizzano gli antichi strumenti tradizionali, ai quali sono state destinate apposite pedane. Segnaliamo Elle Mana Festin dalle Filippine, Samuel Olman per la tecnica tradizionale olmeca messicana, Colin Dale che pratica inuit vikingo e Kila con il suo handpoke nordico, Jona e Razzouk per il tatuaggio copto e lauretano, Kensho II, Ryugen e Horien che praticano irezumi giapponese, Matthieu e Rung Ajarn per la tecnica thailandese e Hendra e Durga per il martelletto borneano. Forte del successo ottenuto nelle precedenti edizioni anche quest’anno la vasta area espositiva della Florence Tattoo Convention proporrà un’accurata selezione di lavori. Interessante novità la sezione fotografica rivolta ai ritratti e il site specific di Alexandros Mars curato da Rossana Calbi, e piacevole conferma i lavori su tela delle collettive presentate dalla fiorentina Street Level Gallery, il Circo dei Tatuatori e Marta Gabrieli, nonché dai singoli artisti. Da segnalare le tre conferenze che si svolgeranno sabato e domenica sul main stage: “Il tatuaggio lauretano e il tatuaggio cristiano copto di Jerusalemme” proposta da Jonatal Carducci e Wassim Razzouk, “Sulla nostra pelle – geografia culturale del tatuaggio” sulla storia del tatuaggio nel corso dei millenni sino alla contemporaneità, a cura del Professor Paolo Macchia e presentata da Pisa University Press, e “Making the Body, Performing Change: Making Homo Sapiens” interessante prospettiva sul rituale del tatuaggio a cura della Dottoressa Leticia Molera Vasquez.