Alice Severi ad appena sette anni, aveva messo in mostra il suo talento vincendo il premio internazionale Stresa, dedicato ai giovani pianisti. Era il 1992 e, in quell’occasione, aveva sbaragliato la concorrenza fatta di decine di partecipanti più grandi di lei, arrivati da tutta Europa. Alice Severi è stata trovata senza vita nell’appartamento di Domodossola dove viveva con la madre. Una morte ancora da chiarire.
Bimba prodigio
Da bimba prodigio aveva frequentato i primi anni alle scuole elementari Milani, continuando poi da privatista. Conosciuta nel mondo della musica aveva imparato a suonare Beethoven, Chopin, Mozart prima ancora di conoscere l’alfabeto. Diplomata al Conservatorio di Cremona nel 2007 si era esibita in numerosi concerti che l’avevano portata a salire sui più prestigiosi palchi del mondo. Da bambina si era esibita negli Stati Uniti e in Canada. Un recital a Detroit è stato anche trasmesso dalla televisione Nbc.
Numerosi i premi in concorsi nazionali e internazionali ricevuti. Una lunga lista tra cui spicca nel 2006 il primo posto al concorso Chopin di Racconigi e il terzo posto al concorso pianistico Premio Venezia ricevendo anche un’onorificenza dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che l’aveva invitata al Quirinale.
“Nel mondo dello spettacolo “mainstream” non aveva mai sfondato in pieno Alice, che così negli ultimi anni si era “affidata” ai social, condividendo soprattutto su Youtube video di esibizioni e lezioni per avvicinare i più piccoli al pianoforte. Da un paio di anni, inoltre, era anche insegnate in una delle scuole musicali milanesi più prestigiose. “
Nel mondo del web
Da qualche tempo, però, la 32enne aveva accantonato il piano lanciandosi nel mondo del web. Aveva aperto un profilo social dove condivideva stralci della sua quotidianità. Portava a passeggio i suoi due amatissimi alani, ma sono in molti a dire che non sembrava più la stessa.
Dietro quella corazza da professionista impeccabile, si celava dunque forse l’animo di una donna fragile. La bimba prodigio era cresciuta e, probabilmente, qualcosa in lei si era spezzato.
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