Quello che viviamo è un periodo schifoso. Come tutti i periodi, forse, ma oggi le notizie che colpiscono di più sono quelle più violente, più truci, più giuste da nascondere.
Ed ecco che appaiono filmati di gentiluomini incappucciati sventolanti bandiere rosse e manganelli neri che come passatempo hanno quello di pestare poliziotti e carabinieri e finanzieri. Giusto per il gusto di farlo. Lottando per princìpi che nemmeno sanno quali siano. Foraggiati da stanchi genitori che non hanno tempo e voglia di educarli al vivere civile.
Di concerto abbiamo anche immagini e video di forze dell’ordine che, stanchi ed esausti di essere presi a sputi e insulti (quando va bene) fanno solo il loro dovere, peraltro miseramente pagato.
Le testate di regime (quasi tutte, onestamente) sembra che nutrano un feroce piacere nel far passare i “celerini” come degli aguzzini che arrivano praticamente all’erezione bastonando poveri indifesi e pacifici manifestanti. In Italia se vai contro le forze dell’ordine (fasciste e squadriste) sei in predicato di santità.
E pensare che nel resto dell’illuminata e progressiva Europa (leggi Francia e Germania, Spagna e TUTTE le altre nazioni) la polizia ha poteri repressivi molto più incisivi che da noi.
Ma voglio mostrarvi un video dove si vede chi in realtà è il poliziotto. Quello che sa che il suo lavoro è prima di tutto proteggere i cittadini più deboli. Questo poliziotto sono tutti i poliziotti. Questo poliziotto sono io.