Anche CasaPound Italia invita a votare NO al referendum

Anche

Aumentano le forze politiche che si schierano apertamente per il NO al referendum. La grande scommessa è cercare di far capire agli italiani che si tratta di una polpetta avvelenata. 

Per quanto riguarda il referendum sulla riduzione del numero dei Parlamentari, in programma per il prossimo 20 e 21 settembre, CasaPound ha le idee chiarissime. In una nota diramata oggi ha invitato i propri simpatizzanti ad esprimere un “NO” convinto. “Siamo convintamente contro il taglio dei parlamentari, una riforma tanto inutile quanto demagogica, alla quale i Cinquestelle si attaccano per non perdere anche l’ultimo brandello di identità che gli è rimasto”, spiega il movimento in una nota.

Secondo CasaPound, “non è questo il momento storico di ridurre la rappresentanza del popolo italiano in parlamento”. Proprio ora che “poteri finanziari e sovranazionali tremendamente forti, grandi e pervasivi mettono sotto attacco quotidianamente la sovranità popolare”.

“Rifiutiamo questa concezione gretta della politica come ‘spreco’ – conclude Cpi – tanto più se nasconde il desiderio di gestire senza problemi il potere, come Conte ci ha dimostrato in questi mesi. Prima ancora che con la gestione a colpi di dpcm dell’emergenza coronavirus, riuscendo a fare due governi successivi con due opposizioni diverse”.

UNA VERA E PROPRIA TRAPPOLA

Effettivamente questo quesito referendario pare avere davvero poco a che fare con il risparmio. Per ottimizzare la spesa basterebbe dimezzare gli stipendi. Dimezzando i Parlamentari, invece, si taglia la rappresentatività. Si riduce il dibattito politico e si rende più facile per gli speculatori e le lobby acquisire spazi di potere.

Se si considera solo il rapporto deputati/abitanti, ciò che risalta con maggiore evidenza è che, con la riduzione dei componenti della Camera a 400, si avrebbe il più alto numero di abitanti per deputato in Europa: 151.000 italiani per ognuno dei rappresentanti eletti. In altri termini, l’Italia diventerebbe il Paese con il più basso numero di deputati proporzionalmente alla popolazione. Inconcepibile da un punto di vista strategico, come detto, ma anche culturale. Possediamo una tradizione politica vastissima, una storia di idee e pensatori che verrebbe compressa nei grandi contenitori partitici, all’interno dei quali ad essere estromesse saranno proprio le voci maggiormente fuori dal coro.

L’antipolitica da analfabeti funzionali targata Movimento 5 stelle serve proprio a questo: svuotare le istituzioni ed emarginare con ancora più facilità eventuali posizioni sgradite al sistema. Potete stare certi, quindi, che uno schema del genere non ritornerà utile ai cittadini ma a coloro che intendono continuare la svendita del Paese. Con una vittoria del SI, potranno farlo con ancora minori interferenze.

Quindi sta a voi scegliere se ragionare con la testa e respingendo questo specchietto per le allodole, oppure seguire l’approccio di pancia e diventare i burattini di Di Maio.

Leggi anche: https://www.adhocnews.it/la-polpetta-avvelenata-della-riduzione-dei-parlamentari/

https://www.facebook.com/adhocnewsitalia

Exit mobile version