Ancora guai per la senatrice Monica Cirinnà, al centro di un caso sollevato da Italia Viva.
Per la Leonardi, renziana, la parlamentare ha usato un profilo falso “per insultare“.
Il profilo fake
Un curioso episodio riguardante la senatrice Monica Cirinnà ed un presunto account fake sta accompagnando il dibattito sul Ddl Zan.
La dialettica politica si è rianimata dopo il rinvio della discussione del provvedimento.
Nel corso del pomeriggio di oggi, Italia Viva, attraverso Anna Rita Leonardi, ha segnalato un doppio commento ad una pagina, che peraltro appartiene alla stessa esponente renziana: su un di questi due commenti esistono pochi dubbi, perché è firmato proprio dalla senatrice del Pd. Ma l’altro, che è stato scritto da Marco Batelli, oltre ad essere identitco a quello della senatrice, è comparso dopo la cancellazione del primo. Il sospetto, insomma, è che sia la Cirinnà o chi per lei ad averlo scritto.
Sulla pagina Facebook della renziana, che ha allegato un post in cui possono essere letti entrambi i commenti, si legge: “CLAMOROSO!!! Ho commentato sulla pagina di Monica Cirinnà, il suo post dove diceva che adesso per lei è giusto rinviare il Ddl Zan“.
Poi arriva la specificazione: “Lei mi commenta con insulti rivolti a me e ad Alessio De Giorgi. Ma dopo qualche secondo il commento sparisce e viene ripubblicato, uguale, con il profilo (fake) di tale Marco Batelli. Per fortuna ho fatto in tempo a fare lo screen! Una senatrice che usa profili falsi per insultare. Non ho parole. Ora tutti sapete!”.
Insomma, per la Leonardi la Cirinnà ha usato un profilo falso. Questa è la sintesi del j’ accuse, per così dire, proveniente dalla donna che fa parte partito di Matteo Renzi. Al momento, non sembrano essere emerse repliche da parte della parlamentare del Pd.
Francesco Boezi per il Giornale.it
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