Ancora sbarchi a Lampedusa, il Covid-19 ferma tutto ma non i clandestini
Sei barchini sono spuntati stamattina, alle prime luci dell’alba, nelle acque antistanti a Lampedusa. Complessivamente sono arrivati 102 tunisini, soccorsi dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. L’imbarcazione più grande conteneva una trentina di persone. Cosa si sa, in Tunisia, non vi è alcuna guerra in corso.
Nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove sono stati portati i clandestini, al momento ci sono 180 ospiti a fronte di una capienza massima prevista per 95 persone. Adesso si teme una nuova ondata di arrivi, a largo di Lampedusa sarebbero state avvistate anche altre imbarcazioni.
Un altro sbarco è avvenuto, sempre nella notte, nel sud della Sardegna. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha bloccato un barchino lungo sette metri con a bordo 19 persone, tutte algerine, a largo delle coste dell’isola. Le autorità hanno accompagnato gli immigrati al porto di Sant’Antioco, nel Sulcis, dove sono arrivati questa mattina. Gli algerini, tutti uomini in buone condizioni di salute, dopo le visite mediche e le operazioni di identificazione saranno trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir, dove dovranno osservare un periodo di quarantena per l’emergenza Covid. Anche in Algeria non vi è alcuna guerra in corso.
Tutto questo avviene mentre le frontiere italiane resteranno chiuse a tutte le persone provenienti, legalmente, da ben 16 Paesi. Chi volesse arrivare in Italia da quelle Nazioni adesso sa come fare: si rechi un Tunisia e prenda un bel barchino, sarà accolto a braccia aperte con vitto e alloggio compresi.
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