APPELLO URGENTE: TROVATE UN NUOVO COPIONE ALLA FONDA

APPELLO URGENTE: TROVATE UN NUOVO COPIONE ALLA FONDA

Che cosa spinga una nota attrice americana come Jane Fonda a esternare una serie di baggianate come se fossero verità assolute sfugge alla comprensione di chi in buona fede ha assistito all’appello alla Resistenza che l’attrice ha lanciato recentemente al ritiro di un premio alla carriera.

Carriera prestigiosa certo, ma che non legittima l’attrice a prendere lucciole per lanterne

Intanto questo continuo richiamo alla Resistenza come se gli USA e non solo fossero sull’orlo della dittatura è quantomeno stucchevole.

Precisiamo dunque che non è in atto alcun colpo di stato, nessuna pretesa dittatoriale niente di tutto ciò. Perciò la Fonda può dormire sonni tranquilli.

Non è all’orizzonte alcun sovvertimento dell’ordine democratico e quindi non c’è nulla contro cui dover resistere

Certo qualcosa cambierà, è destinato a cambiare radicalmente ma si tratta – questo sí abbastanza totalitario – dell’approccio ideologico ad alcune tematiche che nel corso degli ultimi anni hanno costituito il “core business” del progressismo.

I pilastri della ideologia woke, l’ambientalismo “Senza se e Senza ma”, gli sprechi di Stato, probabilmente sono destinati a subire una drastica inversione di tendenza, nonostante le acrobazie dialettiche della Fonda

Perché confondere il woke con l’empatia è davvero rocambolesco.

Sostenere infatti che il woke significa semplicemente che “ci si cura dell’altro” è una marchiana manipolazione linguistica e concettuale. Significa o non conoscere né l’una né l’altra, oppure essere in malafede.

Curarsi dell’altro nelle sue specificità non conduce a un rovesciamento culturale e sociale come invece si propone la cultura Woke. Essere empatici non significa avallare lo sdoganamento di forme di diversità che dipendono esclusivamente dal capriccio individuale, né tantomeno dotare tale capriccio di tutela giuridica approntando sempre nuovi e magnifici diritti. A ben vedere, da questo punto di vista, l’ideologia Woke è l’opposto di empatia

Quest’ultima ha come caratteristica quella di accogliere l’altro da sé in sé, facendo propra la sua sofferenza e mostrando il tratto della compassione declinata nel suo significato etimologico “cum patior” (soffro insieme).

È il trionfo della specificità e della inestinguibile individualità dell’essere umano, con le proprie sofferenze che vanno riconosciute come tali e accolte. Al contrario l’ideologia woke non parte dalla sofferenza individuale ma la nega Sic et simpliciter annacquandola in quella collettiva di una minoranza che non si sente riconosciuta. E sulla base di questa rivendicazione senza fine, mira alla massificazione che annulla le differenze in una totalitaria omologazione.

Insomma, un mondo di finti eguali tutti appagati nel riconoscimento delle proprie volontà egoiche

L’invito alla difesa di quest’ultimo schema ideologico non riguarda la tutela di quella singola e specifica persona ma mira semplicemente alla legittimazione dell’io ab solutus da ogni vincolo, regola, alterità. Insomma, come detto, siamo all’opposto proprio!

Che dire poi degli anatemi sindacali con cui la Fonda preconizza tagli un futuro di epurazioni di lavoratori.

La lode al sindacato come baluardo contro i tagli al personale federale non si comprende bene dove voglia andare a parare.

Anche perché l’attrice a parte il pontificare su tende ampie e aperte – bontà sua – anche a chi ha idee diverse dalla sinistra, non va.

Se ci si riferisce a Usaid o ad altro non è dato sapere

Ma quantomeno bisogna precisare che proprio su Usaid, un giudice ha rigettato il ricorso avverso i tagli intentato proprio dai sindacati. A voler tacere di tutte le magagne di Usaid che si sono rivelate nelle ultime settimane.

In ogni caso il tema dei costi e degli (eventuali) sprechi è un problema delicato che non dovrebbe prestarsi a strumentalizzazioni in chiave ideologica, quasi marxisteggiante.

Insomma respingiamo tutto il pistolotto rifilatoci dalla Fonda ma certamente un augurio vogliamo farlo:cioè che, come lei stessa ha dichiarato, possa fra dieci anni essere sul set di un film d’azione facendo innumerevoli capriole

Di certo come attrice è molto più brava che come politicante.

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