Terni, 10 dicembre – Brevettarsi radioamatori nel 2024, centesimo anno dalla prima trasmissione radiofonica, è una doppia soddisfazione. Il 20 novembre scorso, dopo un difficile esame di stato sostenuto ad Ancona (sede dell’Ispettorato territoriale MIMIT competente per Marche e Umbria), cinque allievi dell’ARI – Associazione Italiana Radioamatori sezione di Terni hanno infatti conseguito l’ambita patente.
Si tratta di Pietro Squilla, Gianluca Fortunati, Gianfranco Gentili, Francesco Petrini e Stefano Di Nardo.
Il corso per radioamatori è durato un intero anno, dal gennaio 2024 fino al giorno della prova anconetana. Mesi di studio di elettrotecnica e radiotecnica, di test e di serate trascorse nella sede associativa ternana di Città Giardino magari dopo un’intera giornata di lavoro.
Diventare radioamatori, infatti, se non è un obbligo è certamente un impegno: con la sua stazione radio, il radioamatore può comunicare con tutto il mondo, scambiare informazioni, essere d’aiuto in caso di calamità naturali tantoché, spiegano dalla stessa ARI di Terni, “quando vi sono emergenze siamo i primi ad essere chiamati come forza di protezione civile. Un evento naturale può infatti isolare intere aree dalla linea internet – la prima a cadere – e dal telefono ma la radio no, la radio continua a trasmettere creando un ponte con i soccorritori“.
Soddisfazione per il risultato ottenuto dai cinque giovani ternani da parte del presidente Roberto Ungari e di tutto il direttivo dell’AIR ternana.
Per chi volesse cimentarsi nei corsi da radioamatore, può consultare il sito dell’ARI, mettendosi in contatto con le sezioni più vicine.
(Fonte immagine di sfondo: Wikipedia)