Un’azienda vinicola enorme. Probabilmente la maggiore del mondo, in quell’epoca che aveva la capacità di produrre, 1500 anni fa, circa due milioni di litri di vino all’anno. E che disponeva di una filiera completa interna, con la produzione di tutto ciò che era indispensabile. Compresi i contenitori in terracotta per la commercializzazione del prodotto.
La scoperta è stata compiuta in Israele, nella striscia di Gaza. Il centro di produzione non era, naturalmente musulmano, ma cristiano e faceva riferimento all’impero romano d’Oriente.
La grandezza del sito produttivo era probabilmente anche da collegare al successo che il vino prodotto nella terra di Cristo poteva suscitare nei consumatori cristiani del Mediterraneo.
Gli archeologi, coordinati dall’Autorità israeliana hanno portato alla luce 5 vasche per la pigiatura dell’uva, ognuna delle quali larga 225 metri quadrati. Poi quattro forni per la cottura dell’argilla, anfore e contenitori di varie dimensioni, nonché due grandi tini ottagonali nei quali veniva inserito il mosto. Quindi torchi da vino e ogni tipo di utensile, nonché cantine di stoccaggio dei prodotti. mediterraneo.
Ecco il video della scoperta.
Fonte: stilearte.it
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La striscia di Gaza (in arabo: قطاع غزة, Qiṭāʿ Ghazza; in ebraico: רצועת עזה, Retzu’at ‘Azza) è un’exclave del territorio palestinese confinante con Israele ed Egitto nei pressi della città di Gaza. Si tratta di una regione costiera di 360 km² di superficie popolata da 1.760.037 abitanti di etnia palestinese, di cui 1.240.082 rifugiati palestinesi.[1]